Colpo di scena sul caso degli scontri tra tifoserie rivali su un tratto dell’autostrada A1 domenica scorsa. Non è stato convalidato l’arresto di due supporter della Roma. Entrambi sono tornati liberi. Martino Di Tosto, il primo tifoso romanista arrestato poco dopo la guerriglia invece non collabora.
Tutto da rifare a proposito dell’arresto di due ultras romanisti effettuato ieri dalle forze dell’ordine. Non è stato convalidato dal giudice. Emiliano Bigi e Filippo Lombardi tornano in libertà. I due sono stati fermati con riferimento al ruolo che avrebbero avuto nell’ambito degli scontri sull’A1, che domenica scorsa hanno portato alla chiusura temporanea dell’arteria autostradale.
“L’autorità giudiziaria non ha convalidato l’arresto poiché non ha riconosciuto l’applicazione della flagranza differita, ritenendo altresì mancante il carattere di necessità e urgenza”.
Alla luce della decisione del giudice i tifosi Bigi e Lombardi tornano liberi dopo l’arresto effettuato nei loro confronti ieri, intorno all’ora di pranzo, dagli uomini della Digos. Il giudice ha inoltre disposto l’invio degli atti al pm. Quest’ultimo orientato per il carcere ai danni dei due accusati di rissa aggravata. Adesso la pubblica accusa dovrà trasmettere quei medesimi atti ad Arezzo.
“Quel coltello mi serve per il mio lavoro di idraulico”, ha dichiarato il 40enne Emiliano Bigi. Filippo Lombardi ha preferito invece non commentare. A difenderli l’avvocato Marco Bottaro, il quale ha detto che “Non sono stati loro ad aver premeditato l’attacco ma si sono difesi da quello dei napoletani”. Nel frattempo le indagini hanno maturato il riconoscimento di oltre 200 persone coinvolte nella guerriglia sulla A1. Accertamenti sono in corso avvalendosi dell’ausilio dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona.
Intanto la vicenda si è spostata anche sui social, dove imperversano alcuni racconti. “Erano lì ad aspettarli”, si sente dire in un messaggio vocale postato. Il clamoroso fatto di attentato all’ordine pubblico e all’incolumità di numerose persone ha destato la ferma condanna del mondo politico italiano. Al contempo è di forte perplessità la considerazione dell’efficacia del Daspo da parte dei sindacati delle forze dell’ordine.
Sull’episodio è intervenuto anche il Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. “Tra domani e dopodomani – ha affermato il titolare del Viminale – avremo un incontro con i rappresentanti della Figc e della Lega calcio che già prelude ad una condivisione e ad una prospettiva di serietà e rigore nei confronti di questi fenomeni”.
Per quanto invece riguarda Martino Di Tosto, il tifoso romanista corso a farsi medicare all’ospedale di Arezzo dopo gli scontri, e subito arrestato, si apprende non aver risposto al giudice. Durante l’udienza per direttissima il 43enne si è appunto avvalso della facoltà di non rispondere. L’uomo, già noto alle forze di polizia, nel 2013 era stato coinvolto in una sassaiola contro il pullman dell’Hellas Verona. Per lui vige l’obbligo di dimora nella capitale, mentre il processo è stato rinviato al 25 gennaio. “E’ una decisione che troviamo corretta”, ha sostenuto il suo difensore, l’avvocato Lorenzo Contucci.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…