Diretti a vedere la partita tra Napoli e Sampdoria a Genova. Nel bagagliaio avevano però diverse spranghe di ferro. Fermati dopo aver forzato un posto di blocco. Sono 4 ultras napoletani. Forse hanno preso parte agli scontri dell’autogrill di Badia al Pino
A freddo arrivano le condanne, le reazioni, le riflessioni ma anche le prime risultanze delle attività investigative.
Negli occhi però ancora sono vivide le immagini delle le violenze e degli scontri tra Ultras del Napoli e della Roma, avvenute ieri in quell’area di servizio di Badia Al Pino, dove il tifoso della Lazio Gabriele Sandri perse la vita dopo essere stato raggiunto dal proiettile esploso dall’agente Spaccarotella. Era l’11 novembre del 2007.
Appare ormai abbastanza scontato che le forze dell’ordine fossero a conoscenza della possibilità che le due fazioni di tifosi potessero venire allo scontro. Un allarme che era attenzionato già da quando il calendario e gli orari dei match, avevano favorito un possibile incrocio ultras. Ecco perchè il Dipartimento di prevenzione aveva predisposto un sistema di monitoraggio degli autogrill, in particolare in Toscana: Badia al Pino est, Arno e Montepulciano, con le ultime due stazioni di servizio considerate molto a rischio con la celere schierata.
Altrettanto evidente che i due gruppi cercassero il contatto e per questo erano partiti armati. Lo hanno dimostrato le perquisizioni avvenute in seguito alle violenze in autostrada. I tifosi napoletanti erano in 350. Hanno iniziato per primi la trasferta e per primi si sono fermati nell’area di servizio che evidentemente è risultata meno controllata. La polizia ha tentato di arginare lo scontro, comunque partito quando i primi mezzi con a bordo i romanisti sono arrivati in quell’autogrill tristemente noto. Quello che è accaduto 24 ore fa ora fa parte della cronaca ampiamente raccontata e documentata dai video girati in autostrada.
Ma veniamo ai nuovi elementi emersi e che riguardano in modo particolare 4 ultras napoletani diretti ad assistere la trasferta della squadra allenata da Spalletti contro la Sampdoria. Viaggiavano in macchina, ma avevano deciso di rendere pesante il bagagliaio dell’auto: dentro infatti c’erano diverse spranghe di ferro. Il “contenuto” a bordo della vettura, avrebbe portato i 4 a forzare un posto di blocco a Genova Nervi. Inseguiti dagli agenti della polizia stradale, sono stati fermati poco dopo. Tutti hanno un’età compresa tra i 21 e i 27 anni. Quando i poliziotti hanno controllato la macchina, hanno appunto trovato le mazze. Chi guidava l’auto avrebbe detto che quelle mazze gli appartenessero e per questo è stato denunciato.
Ma la sensazione forte è che questi stessi ragazzi fermati dopo aver saltato il posto di blocco, possano aver partecipato prima di arrivare a Genova, agli scontri ultras dell’autostrada. I quattro sono stati portati in questura e sono stati identificati. Dopo aver completato le doverose formalità, sono stati scortati a Napoli.
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