Momenti di tensione in Brasile con centinaia di persone che hanno dato vita ad una protesta vicino la sede del Parlamento a Brasilia: cosa sta accadendo e cosa c’entrano i seguaci di Jair Bolsonaro.
La zona del Parlamento che si trova a Brasilia è stata presa d’assalto da centinaia di sostenitori che hanno circondato il Palazzo e creato momenti di grandissima tensione. Sono centinaia i sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno deciso di scendere in piazza per una nuova protesta.
Polizia presente in zona, tensione con i manifestanti giunti sul posto con diverse bandiera del Brasile. Cordone di sicurezza sfondato e tante persone sul tetto dell’edificio praticamente occupato da tantissime persone. La polizia ha cercato di utilizzare lacrimogeni e altro materiale per far desistere i partecipante.
Tensione in Brasile, tetto Parlamento occupato e violente proteste | Cosa è accaduto
I sostenitori di Bolsonaro hanno fatto irruzione nella sede del Parlamento e anche all’interno dell’Esecutivo, meglio noto come il Planalto. A riportare la notizia è la CNN Brasile che ha parlato di disordini anche nell’edificio del Tribunale supremo elettorale. Non si escludono vandali in azione, con conseguenti danni alle strutture prese di mira. Intanto sui social non manca la diffusione dei video per mostrare quanto accaduto.
Bolsonaristi in sfondamento al Congresso. Accade, ora.
👁️cchio #Brasile pic.twitter.com/L3j1olXmzA
— Sergio Scandura (@scandura) January 8, 2023
Davanti al Planalto, piazza dove c’è la residenza del presidente, il Parlamento e anche la Corte suprema, sono stati rotte diverse finestre, con conseguenti tensioni fra manifestanti e forze dell’ordine. Il Parlamento di Brasilia vede al suo interno tantissimi manifestanti, non si esclude una irruzione della polizia con adeguato equipaggiamento antisommossa.
La situazione è preoccupante
Lo scorso 30 ottobre Bolsonaro ha perso il ballottaggio con Inácio Lula Da Silva e successivamente lasciato il Brasile per raggiungere gli Stati Uniti. I seguaci di Bolsonaro non avrebbero accettato il successo di Lula, da qui la scelta di protestare.
🇬🇧Brazilians are asking:
“We want the elections SOURCE CODE”.
The Supreme Court has refused to provide the PROOF that the elections weren’t stolen.
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🇧🇷Supremo é o povo! #Brasil #brasilia pic.twitter.com/oC02UesAGW— Jamile DeSouza-Davies (@JamileDavies) January 8, 2023
Anche dopo l’immediata sconfitta politica, avvenuta diversi mesi fa, i sostenitori di Bolsonaro avevano decidere di creare un accampamento vicino la sede dell’Esercito brasiliano, non senza momenti di tensione successivi alla vittoria di Lula.
Essa absurda tentativa de impor a vontade pela força não vai prevalecer. O Governo do Distrito Federal afirma que haverá reforços. E as forças de que dispomos estão agindo. Estou na sede do Ministério da Justiça.
— Flávio Dino 🇧🇷 (@FlavioDino) January 8, 2023
Sulla vicenda è intervenuto anche Flavio Dino, ministro della Giustizia, che ha commentato quanto sta accadendo in Brasile. “Questo assurdo tentativo di imporre la volontà con la forza non prevarrà. Il governo del distretto federale afferma che ci saranno rinforzi. E le forze a nostra disposizione sono al lavoro. Sono alla sede del Ministero della Giustizia“, ha ribadito il ministro Dino.
💥💥💥Un elicottero della polizia sgancia bombe a gas nel #Brasile centrale. 💥💥💥 pic.twitter.com/8GttMffCgd
— maelmale (@maelmale) January 8, 2023