Il mese di gennaio coincide con i saldi di inizio stagione. L’inverno regala splendide opportunità, ma anche numerose beffe.
I saldi di inizio stagione sono, senz’altro, l’appuntamento più atteso. La volontà è quella di fare acquisti in previsione dei rincari e con l’aumento successivo dei costi. L’inflazione ha giocato un ruolo determinante in questa annata difficile che consegna agli italiani tante scadenze e sempre meno opportunità di riscatto. Non per niente il Governo lavora affinché aiuti permangano ancora per diversi mesi, malgrado tenga ancora banco la questione delle accise. Tornando a costi flessibili, quello sui beni materiali e immateriali resta un tipo di taglio necessario per far girare l’economia: il consumatore vede i saldi ed è portato a spendere.
Infatti i consumi – in queste settimane – dovrebbero subire un leggero rialzo. Si andrà avanti fino a metà febbraio. Un mese, poco più, per colmare le proprie esigenze e coltivare qualche vezzo. In crisi, ma non senza ambizioni o volontà: i desiderata maggiori degli italiani riguardano i beni primari. In special modo quelli tecnologici: dalle lavatrici alle lavastoviglie, addirittura gli articoli per la casa. Tutti ausili che vanno a ruba. Secondo, ma non per importanza, il mondo della moda e in tal senso ci sono 3 errori fondamentali da non commettere se si vogliono fare affari nel periodo più freddo che, per alcuni, può diventare anche più vantaggioso.
Saldi di gennaio: consigli utili per spendere meglio e meno
In primis è fortemente sconsigliato farsi prendere dalla necessità compulsiva di comprare qualunque tipo di bene perchè considerato introvabile: il consumo agisce sulla possibilità e la temporaneità dei beni in vendita. Un capo in esposizione avrà il prezzo ribassato, ma è vietato – se si vuole tornare a casa soddisfatti – pensare che un prodotto del genere allo stesso prezzo sarà “introvabile”. Il secondo consiglio, per evitare lo shopping compulsivo, riguarda il falso mito del prezzo offerto come indicatore assoluto di convenienza.
È consigliabile tornare qualche settimana prima davanti le vetrine espositive per constatare, eventualmente, se i prezzi sono cambiati sul serio. Molti venditori giocano al rialzo: ossia elevano il prezzo di un capo posatamente prima degli sconti. Così quando cominceranno i saldi potranno riportare il settore vendite al normale prezzo di costo: un vestito, come qualunque altra cosa, avrà lo stesso saldo iniziale grazie all’aumento precedente.
L’ultimo errore da non commettere riguarda la foga da acquisto: secondo gli analisti, in questo periodo di saldi, si è maggiormente portati a fare spese superflue. Il consiglio – in tal caso – è quello di dedicare agli acquisti extra non più del 30% del budget mensile. In questo modo lo shopping resterà un piacere e non un salasso, sia online che in presenza.