Antonio Manzini è un imprenditore di 62 anni che giovedì scorso è stato trovato morto nella sua azienda. A scoprire il cadavere il figlio dell’uomo. Un suicidio che nessuno avrebbe mai sospettato
Alla notizia della morte del 62enne l’intera cittadina è rimasta sconvolta. Antonio Manzini, soprannominato “il re delle carni” è un imprenditore molto conosciuto nella zona che da decenni gestiva un’attività redditizia nel settore delle carni. La tragedia si è consumata intorno le 19:00 di giovedì scorso.
L’uomo ha compiuto il gesto estremo all’interno della sua impresa familiare. A trovare il cadavere sarebbe stato Davide, uno dei figli dell’imprenditore. Il primo cittadino Nadia Zanchin ha espresso tutta la sua vicinanza alla famiglia Manzini per la grave e improvvisa perdita usando parole di cordoglio: “Una notizia che ha lasciato tutti sgomenti e addolorati. Ci stringiamo alla famiglia, che tanto ha sempre dato al paese”.
Antonio Manzini, a detta di quanti lo conoscevano, non ha mai dato segnali di depressione o espresso mai la volontà di farla finita. Sempre pronto ad aiutare il prossimo, apparentemente senza problemi economici e finanziari. Dunque, la decisione di suicidarsi lascia ancora più di stucco i familiari e gli amici che non riescono a capacitarsi per l’estremo gesto compiuto dal 62enne.
Imprenditore si suicida nella sua azienda: il cadavere trovato dal figlio
Antonio Manzini ha deciso di togliersi la vita la sera dell’Epifania quando tutti, in quel momento, stavano vivendo il ritorno del tradizionale rito del panevin, ovvero l’accensione del falò dell’Epifania. La sede operativa dell’azienda di carni di proprietà dell’imprenditore 62enne si trova in via Toscanini. Poco distante da lì una distesa di campi e la decisione della famiglia Manzini di partecipare al rito del falò. Tutto è pronto quando, a un certo punto Antonio si allontana.
Il figlio Davide non vedendolo più rientrare, inizia le ricerche che culminano nell’azienda familiare poco distante. Qui l’amara scoperta del cadavere del padre. L’uomo si è tolto la vita utilizzando uno strumento di lavoro. Immediati i soccorsi ma per l’imprenditore non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che, dalle indagini, hanno accertato la dinamica dei fatti: morte sopraggiunta per suicidio.
Il magistrato ha messo a disposizione della famiglia la salma in modo da potere fissare la data dei funerali. La tragedia ha lasciato senza parole l’intera comunità che ben conosceva l’imprenditore. Come riporta il Messaggero, molti amici ricordano Antonio così: “Siamo senza parole anche perché al mattino c’è chi lo ha incontrato, scherzando e ridendo con lui: nulla faceva presagire qualcosa di grave o preoccupante”. “Era una persona forte di carattere, dinamica, grande lavoratore. Ma anche dal cuore grande”.