Cristiano Ronaldo e Georgina arrivano in Arabia ma non hanno fatto i conti con le regole vigenti nel Paese. La situazione è critica.
Quando dicono che i soldi non fanno la felicità, forse non hanno pensato alla parabola di CR7. O forse sì e allora, magari, un fondo di verità c’è: Cristiano Ronaldo arriva, dopo un Mondiale burrascoso e la rottura, prima di partire per il Qatar, con il Manchester United, all’Al Nassr. La squadra di Rudi Garcia è l’unica realtà a potersi permettere oggi un talento come Ronaldo. Sul viale del tramonto ma ancora in grado – sapendolo gestire – di fare la differenza.
È anche per questo che ha chiesto e ottenuto un ingaggio da record. 200 milioni a stagione. Ma i soldi, appunto, non sono tutto se non hai la libertà di usarli al meglio: Ronaldo questi problemi non li ha mai avuti. In copertina da sempre, uomo ovunque, protagonista dentro e fuori i social. Qualsiasi cosa fa tira fuori soldi e guadagni, ma in Arabia non aveva fatto – per rimanere in tema – i conti con la legislazione vigente. All’Al Nassr sono pronti a ricoprirlo di soldi, persino fargli giocare la Champions con una clausola speciale, ma rischia di perdere il legame più importante.
Cristiano Ronaldo, che pasticcio con Georgina: può saltare tutto
Quello con Georgina Rodriguez. La modella argentina ha seguito l’ex Juventus in Medio Oriente, ma ha ignorato anche lei ciò che per molti era ovvio. I due non possono convivere sotto lo stesso tetto con i figli: leggi del posto. Questo dice il codice comportamentale ed è uno dei punti controversi su cui si è discusso anche nel Mondiale in Qatar: Ronaldo e Georgina è come se fossero sposati, ma non essendolo – nonostante abbiano anche dei figli – si va a creare questo stallo alla messicana. O, per meglio dire, alla araba.
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La situazione è controversa, ma gli ambasciatori assicurano che per uno come Ronaldo si può chiudere un occhio. Forse anche tutti e due. La coppia dovrebbe poter vivere in serenità sotto lo stesso tetto malgrado la severità comportamentale di certi ambienti. Ora, però, CR7 crea un precedente che dimostra quanto in Arabia Saudita si facciano figli e figliastri. Chi si trova nella stessa situazione del campione, ma non possiede la stessa notorietà, può ancora incappare in pene pesantissime. Forse la “missione” dell’ex Juventus è proprio questa: portare orizzonti diversi, leggermente più europei, anche se non sarà facile. I primi effetti, però, già si vedono.