Nuovi problemi in arrivo per Elon Musk: cosa è accaduto al proprietario di Tesla. Guai in vista dopo l’acquisto di Twitter.
Non c’è proprio pace per Elon Musk, magnate sudafricano e fondatore del gruppo Tesla. Il ricco imprenditore sta attraversando un momento complicato che non riguarda solo ed esclusivamente l’acquisizione di Twitter. Ora è infatti il momento di chiarire quanto sta accadendo, pur constatando enormi difficoltà.
L’azienda che costruisce autovetture sta creando grande scompiglio per le tasche dell’imprenditore originario del Sudafrica. La situazione è complicata e adesso non resta che scoprire le cifre perse sul fronte del mercato.
Elon Musk, Tesla nei guai | Cosa sta accadendo
Musk e la Tesla non starebbero attraversando un periodo semplice. In una sola giornata, infatti, l’azienda ha perso 47 miliardi di dollari di capitalizzazione. Le cose non vanno bene neanche per il titolo Nasdaq che fa registrare un -14%. La situazione è sempre piaciuto delicata visto che nell’ultimo trimestre le autovetture consegnate sarebbero poco più di 405mila, numero inferiore rispetto alle previsioni (fra 420 e 430mila).
Attese disilluse e vicenda dai contorni tutt’altro che semplici. La caduta di Tesla è un fattore preoccupante che si abbina alla vicenda Twitter. Nell’ultimo anno, infatti, l’azienda multinazionale ha perso circa 200 miliardi di dollari, nel solo 3 gennaio 2023 il dato peggiore degli ultimi 24 mesi (-47 miliardi).
Bufera social, perché c’entra anche Twitter
Elon Musk avrebbe perso circa il 65% nel 2022, un crollo verticale che gli ha permesso di perdere centinaia di miliardi di dollari, in un solo giorno 47. Altra questione intricata è legata dal fatto di dover vendere molte azioni, pur di coprire le somme da investire per l’acquisto di Twitter.
Secondo Musk, infatti, la colpa non sarebbe da identificare con l’acquisizione di Tesla, dando la colpa alla recessione in arrivo nel 2023, nonché quella in corso negli scorsi mesi del 2022. Il nuovo anno è intanto arrivato e le previsioni sul licenziamenti, durante i primi tre mesi dell’anno, potrebbero di fatto congelare eventuali assunzioni.
Il declino del miliardario non va però di pari passo con quanto dichiarato dal fondatore di Tesla. Musk ha infatti attribuito le responsabilità sul crollo delle quotazioni ai tassi di interesse da parte della Banca centrale degli Stati Uniti. Alzando i tassi d’interesse si starebbe così spingendo l’economia verso la recessione, non senza conseguenze per i milioni di cittadini americani.