Aleksander Mateusz Chomiak è l’aggressore della turista rimasta ferita nella stazione Termini a Roma: spuntano nuovi dettagli su chi lo ha bloccato una volta giunto a Milano.
L’aggressione avvenuta a Termini ha di fatto scatenato il caos all’interno della stazione ferroviaria che si trova a Roma. Il 24enne identificato ha accoltellato una turista israeliana, scegliendo successivamente di fuggire a bordo di un altro mezzo su rotaie. Nelle ore successive è invece arrivato il fermo, con tanto di dettagli importanti.
L’uomo si era successivamente reso irreperibile in seguito al gesto violento, ma per fortuna è stato fermato in circostanze alquanto particolari. Ora emergono infatti dettagli importanti su quanto accaduto a distanza di ore dall’episodio.
Il cittadino polacco bloccato a Milano portava con sé un taglierino e due coltelli all’interno di una borsa. Non avrebbe opposto alcuna resistenza, mostrando di conoscere ben poco la lingua italiana. A riportare la notizia è il quotidiano la Repubblica. Non avrebbe però ammesso l’identità, cosa ben nota grazie alle forze dell’ordine grazie alle tecnologie di ultima generazione sul fronte riconoscimento facciale.
A fermarlo due carabinieri, marito e moglie, che avevano riconosciuto l’uomo dopo aver visionato i fotogrammi diffusi in Italia. Lo avrebbero trovato appena saliti su un treno diretto a Brescia. Per evitare una ulteriore fuga lo hanno prima inseguito e poi successivamente bloccato. Inevitabile l’arrivo dei colleghi della Polfer per bloccare il 24enne.
Intanto il pubblico ministero Enrico Pavone inoltrerà a breve la richiesta di convalida del fermo. Prevista la custodia cautelare in carcere per Chomiak. La persona fermata è stata comunque descritta come borderline, senza tatuaggi o altri elementi che possano far pensare ad aggressione causata da motivi razziali. Per i due militari è bastato risalire al fotogramma lanciato dalle autorità, così da riconoscere l’autore dell’aggressione avvenuta poche ore prima a Roma.
Il senzatetto di origini polacche si trova nella caserma di via Vicenzo Monti dopo il fermo avvenuto grazie alla collaborazione di due militari che in quel momento non erano in servizio. Le procedure di identificazione sono l’atto decisivo prima del possibile trasferimento in carcere. Le accuse sono gravissime e nelle prossime ore il ragazzo fermato dovrà fornire la propria versione dei fatti.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…