Festival di Sanremo, la kermesse non è ancora iniziata eppure motivi di discussione già ce ne sono: lo scontro diventa “politico”.
Il Festival di Sanremo, notoriamente, è scandito da polemiche: la kermesse comincia con qualche protesta iniziale per poi divampare appena prima della partenza della manifestazione. L’evento più atteso dell’anno – perlomeno in Italia – anche nel 2023 sarà in Eurovisione, quindi quello che succede nello Stivale avrà una risonanza maggiore: molto rumore – senza Diodato – ha fatto il “caso Madame”.
La cantautrice è indagata per falso in atto pubblico in merito alla possibilità che abbia falsificato i documenti relativi al vaccino anti-Covid. Nell’inchiesta anche la tennista Camila Giorgi. Amadeus sul tema è garantista: “C’è un’indagine in corso, per adesso Madame è in gara a Sanremo. Poi vediamo come va”. Il conduttore e Direttore Artistico della kermesse frena: nessun processo alle intenzioni. Prima si verifica e poi si agisce. Chi, invece, sembra aver agito per il meglio è Giorgia Todrani che torna in gara all’Ariston dopo esserci stata anni soltanto come ospite.
Sanremo, è polemica: il retroscena con Giorgia Meloni
Ha già fatto parlare di sé per lo scherzo organizzato con Fiorello: il mattatore siculo ha fatto ascoltare un frammento della canzone di Giorgia, spacciandola per il brano in gara a Sanremo. Per qualche minuto si è temuto che la cantante potesse essere squalificata, con tanto di telefonata da parte di Amadeus nel corso del programma “Viva Raidue”, condotto e ideato dallo stesso Fiorello, che di Sanremo ne ha fatti ben tre da co-conduttore, uno da ospite e un’altro – il primo della propria carriera – da cantante con il brano “Finalmente tu”.
Quella di Fiorello con Giorgia era una polemica ironica: una goliardata gestibile, quello che ha fatto discutere – con la Todrani protagonista – è altro. Giorgia, come solitamente la chiamano, sotto elezioni condivise un meme. Vignetta ironica che ritraeva la sua faccia con sotto la scritta: “Io sono Giorgia, ma non rompo li c****i a nessuno”. Il riferimento era a Giorgia Meloni che tanto discutere aveva fatto con la ormai celebre frase detta nel corso di un comizio: “Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana e questo non me lo toglieranno”.
Stralcio che venne ripreso in più modi, spesso satirici, e la donna – che divenne Premier – stette al gioco. Fino a un certo punto. Non appena, infatti, l’altra Giorgia (Todrani n.d.r.) condivise quel meme, i follower andarono sugli scudi. La battuta non era piaciuta, al punto che Meloni scrisse a Todrani chiedendo delucidazioni.
Tutta colpa di un meme
La cantautrice torna su quell’episodio durante una lunga intervista concessa a La Stampa: sulle pagine del quotidiano Giorgia parla senza remore. “Io volevo condividere una semplice battuta, purtroppo non è mia – precisa – mi aveva fatto ridere e ho detto proviamoci a essere spiritosi sui social. In tanti non l’hanno presa bene, mio padre è rimasto scioccato: mi hanno augurato la morte. Persino Giorgia Meloni ha pensato che quella fosse una mia frase, mi sono sentita quasi onorata. Con tutto quel che ha da fare, pensa a me, purtroppo a Roma essere spiritosi spesso tradisce. Sarò un’attrice comica”, scherza in conclusione la cantante.
La quale, tuttavia, si è cimentata anche nella comicità insieme a Serena Dandini. Il contesto era quello della Tv delle Ragazze – Gli Stati Generali. Una certa verve deve esserle rimasta. Anzi, non è mai andata via. Una risata vi seppellirà resta il motto per antonomasia, Giorgia Todrani spera valga anche per le polemiche, affinché possano finire sotto un rigurgito di simpatia prima di salire sul palco dell’Ariston. Lì, davvero, non si scherza più.