Per aver imbrattato la facciata del Senato a Roma tre attivisti di Ultima Generazione sono stati arrestati e altri due denunciati. Il gesto di disobbedienza civile di Laura, Davide e Alessandro volto ad attirare l’attenzione sulla crisi climatica
Un’azione di disobbedienza civile forte che ieri, 2 gennaio, ha portato all’arresto tre attivisti di “Ultima Generazione”. Si chiamano Laura, Davide e Alessandro e per attirare l’attenzione sulla crisi climatica hanno imbrattato la facciata di Palazzo Madama, sede del Senato a Roma.
I tre hanno rispettivamente 26, 23 e 21 anni. A loro si aggiungono altri due attivisti denunciati per il gesto. Le richieste degli attivisti sono diverse, tra le altre anche l’abbandono dei combustibili fossili. In una nota Ultima Generazione spiega: “Il Governo e la classe politica che lo sostiene li continuano a finanziare e incentivare, accelerando così il collasso eco-climatico e condannando i loro stessi concittadini a sofferenze e morte”.
L’attivista 26enne Laura, arrestata ieri ha dichiarato: “Ho scelto e continuerò a scegliere di compiere azioni di disobbedienza civile non violenta perché sono disperata. Ovunque guardi vedo dissociazione, negazione, alienazione rispetto alla crisi climatica”. Oggi è prevista l’udienza per direttissima ai tre attivisti arrestati con l’accusa di danneggiamento aggravato.
Senato Imbrattato, arrestati per il gesto di disobbedienza civile tre attivisti | Chi sono
Laura, Davide e Alessandro sono i tre autori materiali dell’azione arrestati ieri, 2 gennaio, a Roma. Nell’indagine seguita dalla digos coadiuvati dagli agenti della polizia di Stato e dai carabinieri a seguito dell’atto di disobbedienza civile è stata accertata anche la responsabilità per altri due attivisti fermati e per i quali è scattata una denuncia a piede libero.
Gli attivisti di Ultima Generazione hanno spiegato in una nota, così come riporta Open: “Ci troviamo di fronte all’ennesimo abuso, a un’azione volta a intimorire e criminalizzare chi sta cercando di portare l’attenzione sul vero crimine che questo Governo sta perpetrando. Noi continueremo ad opporci”. Laura, una delle attiviste arrestate, ha aggiunto:
“Proprio al governo e alle istituzioni che rivolgiamo la nostra rabbia di protesta. La perseveranza all’inazione climatica è ormai da riconoscere come volontà delle élite politiche ed economiche di scegliere deliberatamente di condannare buona parte della popolazione globale a siccità, carestie, guerre e morte. Dobbiamo riconoscere le loro responsabilità e le loro colpe”. Per i tre attivisti l’accusa è di danneggiamento aggravato. Per gli arrestati dovrà essere svolta l’udienza per direttissima davanti al giudice del tribunale di Roma.
Il processo per direttissima previsto per oggi
Per i tre arrestati oggi si svolgerà il processo per direttissima davanti al giudice del tribunale di Roma. In totale sono 5 le persone fermate, di questi 3 sono sotto custodia cautelare che stamani saranno sottoposti a udienza. A seguito dell’atto di protesta, molti sono stati gli esponenti politici che hanno condannato quanto accaduto ieri.
Ma nonostante la condanna quasi unanime arrivata dal mondo politico, gli attivisti hanno fatto sapere che continueranno a opporsi aggiungendo che “durante l’imbrattamento il Senato era vuoto, non volevamo colpire il Presidente come invece ha accusato La Russa”.
Davide, il secondo attivista 23enne arrestato ha detto: “Infrangendo delle leggi e creando del disagio, sto sto facendo il mio dovere in quest’epoca di estrema importanza per l’umanità tutta”. La Premier Giorgia Meloni ha condannato il gesto come “oltraggioso e incompatibile con qualsiasi civile protesta”.
+++OGGI il processo per direttissima+++
Seguiamo una disciplina rigorosamente nonviolenta. Durante l’imbrattamento il #Senato era vuoto, non volevamo colpire “il Presidente” come accusa @Ignazio_LaRussa
Ennesima risposta grottesca della politica. Ma noi continueremo pic.twitter.com/algK5qADD5— Ultima Generazione (@UltimaGenerazi1) January 3, 2023