Accoltellata a Termini, chi è l’aggressore | I motivi del folle gesto

Man mano che passano le ore si sa qualcosa in più del 24enne polacco aggressore di Abigail Dresner, la giovane israeliana accoltellata alla Stazione Termini la sera dell’ultimo dell’anno. Ecco chi è Aleksander Mateusz Chomiak.

Nell’opinione pubblica ha suscitato molta rabbia l’accoltellamento di una ragazza israeliana alla Stazione Termini di Roma. L’accaduto la sera del 31 dicembre per mano di un 24enne polacco, datosi alla fuga dopo il crimine compiuto.

A seguito dell’estenuante ricerca delle forze dell’ordine, il colpevole ha adesso un volto e un nome. Si tratta di Aleksander Mateusz Chomiak, originario di Grudziadz. I video lo incastrano dare tre pugnalate ad Abigail Dresner, mentre la giovane è ferma davanti le macchinette automatiche dei biglietti.

Accoltellata a Termini, l’identikit dell’aggressore

Aggressione alla Stazione Termini: identikit dell’autore

Per facilitare le ricerche del giovane, le autorità hanno diffuso anche una foto dell’aggressore. Il cerchio si è stretto infatti attorno ad Aleksander Mateusz Chomiak. Un 24enne polacco che risulta residente a Grudziadz. Castano con occhi azzurri, alto circa 180 cm per 70 chili di peso. Tutto lascia credere sia lui il colpevole. Intanto, però, è fuggito via. La polizia lo sta cercando battendo palmo a palmo tutte le piste. Di lui si sa quanto visto in alcuni filmati delle telecamere di sicurezza.

Indossava un cappellino e abiti scuri. Non si sa altro, anche perché, al momento del drammatico episodio, i negozi tutti intorno erano chiusi. Nel corso delle indagini, dapprincipio sono state prese in considerazioni anche ipotesi a sfondo razziale. La ragazza aveva sullo zainetto chiari simboli ebraici. Ma poi gli inquirenti hanno optato per accusare Chomiak di tentato omicidio senza motivazioni razziali.

Identikit dell'aggressore della ragazza israeliana
Identikit dell’aggressore della ragazza israeliana – Free.it AnsaFoto

24enne polacco ricercato per tentato omicidio: i motivi del gesto

Intanto sul gruppo Facebook di Zaginieni/vermist, una sorta di pagina che si occupa di ricercare persone scomparse, è stata pubblicata, lo scorso 24 dicembre, una foto di un ragazzo che assomiglia all’aggressore. L’individuo è stato identificato col nome di Alexander Inoltre viene precisato che si troverebbe in Italia, almeno da aprile. Sembrerebbe che si aggiri vivendo come un senzatetto e frequentando le stazioni e le zone intorno ai McDonald’s. Di più passerebbe parte del suo tempo su treni, scale e palazzi abbandonati.

Oltre a Roma sarebbe stato visto a Livorno, Venezia e Torino. Dagli ultimi aggiornamenti si apprende che la vittima ha riportato una lacerazione al fegato. Non è tuttavia in pericolo di vita e resta ricoverata al Policlinico Umberto I di Roma, in condizioni stabili e prognosi riservata. Nelle ultime ore starebbe prendendo quota l’ipotesi che l’assalitore sia un folle. “L’atto di aggressione del 31 dicembre sembra essere opera di un folle. Io alla luce dei documenti che ho letto penso che si tratti di questo”. A dichiararlo è il prefetto della Capitale Bruno Frattasi. L’alto funzionario aggiunge: “Avevo intuito che non si trattasse di un atto predatorio o di un’aggressione sessuale. E’ stata un’aggressione durata sette secondi”, conclude.

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