Dramma Bale, l’attaccante vittima di un rapimento che poteva finire in tragedia. Paura per i familiari del centravanti gallese.
Doveva essere il Mondiale della svolta, è stato il Campionato del Mondo della paura. Non solo per quello che succedeva in Qatar: Gareth Bale ha temuto per la propria salute e quella dei propri cari. Mentre in Arabia si discuteva della sostenibilità di un Mondiale con al centro del dibattito ingiustizie sociali e soprusi, Gareth Bale – attuale centravanti dei Los Angeles FC in MLS – faceva i conti con un possibile tentativo di rapimento. 4 persone – secondo le ultime ricostruzioni – sono entrate in casa del campione in Galles prendendo di mira zia Emma. Parente del calciatore.
“Oro, dacci l’oro, vogliamo l’oro” le hanno intimato con voce ferma e prontamente armati. La donna ha cercato di opporsi, ma non c’è stato verso. Ha dovuto inizialmente piegare la testa per poi far scattare la denuncia: sembrava tutto finito, ma le autorità hanno assicurato alla Giustizia uno dei rapinatori. Gli altri sono ancora a piede libero. Le indagini proseguono, ma la dinamica dell’agguato sembra essere chiara.
Dramma Bale, che paura per l’attaccante: cos’ha rischiato
Non è il primo top player vittima di aggressioni: oltre a Bale, infatti, anche Sterling preso di mira. Motivo in più per temere l’incolumità dei cari rispetto al divenire dei top player: più sono popolari e maggiori diventano i rischi. La vicenda è accaduta a fine novembre, ma emerge ora con gli sviluppi dell’indagine.
Un retroscena toccante che ha segnato profondamente il calciatore. L’attaccante è pronto a tornare in MLS, ma la paura resta ancora tanta. Ecco forse perché ha giocato il Campionato del Mondo in maniera discontinua. Smentite, intanto, le voci di un possibile ritiro: Bale vuole prima portare a termine l’ultimo impegno. Condurre il Galles a Euro 2024, senza ulteriori imprevisti. Dentro e fuori il rettangolo verde.