E’ morto Benedetto XVI, aveva 95 anni. Il Papa del grande gesto delle dimissioni, il pontefice conservatore che ha rivoluzionato la Chiesa, il Papa emerito. I funerali verranno celebrati da Papa Francesco giovedì 5 gennaio
“Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”. L’annuncio è arrivato con una nota del direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. “Non appena possibile seguiranno ulteriori informazioni”, è stato aggiunto.
“Dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, il corpo del Papa Emerito Benedetto XVI sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli.” Queste le primissime informazioni ufficiali che arrivano dal Vaticano, per un protocollo tutto da scrivere e da applicare per la prima volta. Perchè a San Pietro verranno di fatto celebrate le esequie di un pontefice emerito appunto.
Aveva ereditato il pontificato dopo la morte di di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI ha certificato però la crisi di quel modello di Chiesa. Teologo conservatore, ha spianato la strada all’elezione di un successore riformista. La sua rinuncia al papato ha rivoluzionato in modo irreversibile la storia della Chiesa.
Nasce in una umile famiglia bavarese il 16 aprile del 1927, a 12 anni entra in seminario ed è subito uno studente brillante. A 30 anni avvia la sua importante carriera accademica partecipando da Perito teologo al Concilio Vaticano II nelle fila dei progressisti. Quando nel ’68 iniziano le contestazioni studentesche ne viene turbato e si convinse che una parte della Chiesa stesse non comprendendo quella eredità conciliare. Paolo VI lo nominò arcivescovo di Monaco di Baviera e lo fece cardinale. Era il 1977. Giovanni Paolo II lo volle vicino a sè come prefetto della congregazione per la Dottrina della fede. Siamo al 1981. Venne definito come il cardinale-carro armato nonostante avesse qualità come la tenerezza e una infinita cultura. Provò a dimettersi da quell’incarico, ma il pontefice polacco respinse quella decisione. Dopo la morte di Wojtyla venne eletto al soglio pontificio il 16 aprile del 2005.
8 Anni durò il pontificato di Papa Ratzinger, prima di arrivare alla storica e inaspettata decisione delle sue dimissioni. “Sarò un umile servitore nella vigna del Signore”, aveva annunciato dal loggione centrale di San Pietro il giorno della sua elezione. Ha viaggiato molto e scritto altrettanto durante il suo papato: 30 viaggi in Italia, 24 all’estero. Rapporti cordiali con quello che era il presidente degli USA George W Bush, prima le relazioni riallacciate con la Cina poi di nuovo il passo indietro. Papa Ratzinger ebbe difficoltà con i governi italiani di Berlusconi, Prodi e Monti. Era un uomo timido, non amava i bagni di folla che invece avevano contraddistinto il pontificato del suo predecessore.
Su cosa si è basato il pontificato di Papa Benedetto XVI? Papa Ratzinger si è concentrato sulle questioni di etica sessuale, bioetica, difesa della vita, impegno ecumenico, attuazione del Concilio Vaticano II , ha cercato inoltre di tessere nuovi rapporti con il mondo lefebvriano e con la costituzione degli ordinariati per gli anglocattolici. La sua elezione venne osteggiata da diversi nemici, tra questi il cosiddetto gruppo di San Gallo, un gruppo di cardinali con una visione più sociale e meno spirituale della Chiesa.
Come teologo ha lasciato in eredità 16 volumi di Insegnamenti e anche tre libri su Gesù di Nazareth. Fino alle dimissioni del 2013, sono stati numerosi i problemi che possiamo rintracciare e ricordare oggi giorno della sua morte. Scandali di natura finanziaria e collaboratori non considerati all’altezza, ma nel contempo Bendetto XVI ha agito con mano severa nei confronti degli abusi, nonostante in Vaticano persistesse una nutrita fronda di cardinali che preferiva insabbiare i casi.
E’ stato il primo pontefice in epoca moderna a rinunciare al papato, l’11 febbraio del 2013. Decisione della quale non si è mai pentito come confidò in seguito al suo amico giornalista Peter Seewald “era una cosa su cui avevo riflettuto a lungo e di cui avevo anche a lungo parlato con il Signore. Ho sottolineato che agivo liberamente; non si può andare via se si tratta di una fuga. Non bisogna cedere alle pressioni. Si può andare via solo se nessuno lo pretende, e nessuno nel mio caso lo ha preteso. Nessuno. Fu una assoluta sorpresa per tutti”. Queste furono le importanti parole di Papa Ratzinger.
La sorpresa infatti fu tale anche per tutta la stampa vaticana e mondiale. Come andarono le cose? Come avvenne che la notizia venne diffusa urbi et orbi? Quel giorno a dare la notizia in anteprima mondiale fu la giornalista dell’Ansa Giovanna Chirri che seguiva, dalla sala stampa vaticana. la giornalista colse subito il senso della dichiarazione pronunciata in latino dal Papa e diede la notizia per prima a tutto il mondo. Furono tantissime le dietrologie messe in atto sul perchè di quelle dimissioni, ma Papa Benedetto XVI aveva da solo motivato l’evento inatteso: per l’ “ingravescentem aetatem”.
Da lunedì 2 gennaio il corpo del Papa emerito sarà in Vaticano per il saluto dei fedeli, mentre i funerali si svolgeranno giovedì 5 gennaio in Piazza San Pietro e a presiederli sarà Papa Francesco. Lo ha comunicato il portavoce vaticano Matteo Bruni dalla sala stampa della Santa Sede.
Sin di primissimi istanti in cui la notizia della morte di Papa Benedetto XVI è stata diffusa, non si sono fatte attendere le dichiarazioni di capi di stato, politici, uomini e donne delle istituzioni. “Benedetto XVI è stato un gigante della fede e della ragione. Un uomo innamorato del Signore che ha messo la sua vita al servizio della Chiesa universale e ha parlato e continuerà a parlare al cuore e alla mente degli uomini con la profondità spirituale, culturale e intellettuale del suo Magistero. Un cristiano, un pastore, un teologo: un grande della storia che la storia non dimenticherà“, così in una nota la premier Giorgia Meloni.
Arrivate anche le parole via Twitter del sindaco di Roma Gualtieri “Enorme cordoglio per la scomparsa del Papa Emerito Benedetto XVI, un grande teologo che col suo magistero ha saputo accompagnare la Chiesa nella contemporaneità. La città di Roma si stringe al dolore dei fedeli di tutto il mondo“; quelle della presidente del Parlamento Europeo Metsola, del presidente francese Macron “Il mio pensiero va ai cattolici in Francia e nel mondo, addolorati per la scomparsa di Sua Santita’ Benedetto XVI, che ha operato con anima e intelligenza per un mondo più fraterno”; quelle del cancelliere tedesco Scholz sempre su Twitter “Come Papa ‘tedesco’, Benedetto XVI è stato un leader ecclesiastico speciale per molti, non solo in questo Paese. Il mondo perde una figura formativa della Chiesa cattolica, una personalità combattiva e un intelligente teologo. Il mio pensiero va a Papa Francesco”.
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