Carlo Cracco, cenone da mille e una notte. Il noto Chef rende pubblico il menù per San Silvestro: prezzi da capogiro.
Carlo Cracco, altro che Masterchef. Il noto cuoco pluristellato fa ancora discutere. Dopo essersi preso una pausa dalla televisione per “perfezionare la propria cucina e dedicarsi alla cultura culinaria”, torna protagonista a San Silvestro. Nessun programma in particolare, o meglio: i piani ci sono e costano quasi quanto un programma televisivo a basso budget. Solo che si tratta di una cena.
Il suo ristorante, Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, rende pubblico il menù di San Silvestro. La notte di Capodanno sarà per pochi intimi, i costi della cena sono a dir poco proibitivi. Questo è il ragionamento che sono costretti a fare coloro che hanno finanze normali. I benestanti un pensierino ce lo fanno, anche perchè mangiare da Cracco è anche uno status symbol. Anche se ultimamente i suoi piatti sono stati oggetto di discussione, lo Chef non demorde e propone un menù alla sua maniera: la semplicità protagonista insieme alla qualità delle materie prime.
Tutta roba che si paga, ma inevitabilmente preme anche la fama. È come un abito di alta sartoria: paghi, ma sai dove vanno a finire i soldi che spendi. In tal caso nello stomaco, quindi più le materie prime sono buone e maggiori saranno i risultati dei piatti. A guadagnarci, in definitiva, dovrebbe essere la salute. A perdere – diciamo così – è, invece, il conto in banca. Il cenone di Capodanno, nel caso di Cracco, è un vero e proprio investimento. Così un menù completo per il 31 Dicembre arriva a costare 500 euro. Escluso il vino. A calice si arriva a toccare i 200 euro a persona.
Qualora dovessero fare tappa 4 persone e prendere un calice di vino a testa, il conto ammonterebbe a 2800 euro. Considerando che sono attese, solo per cominciare, dalle 50 alle 80 persone (coperti) è facile fare i conti. Cracco è il top player della cucina e gli introiti sono da superstar. Sul Web non si placano le polemiche. A destare sconcerto è il vino a parte: “Non bastano i 500 euro, devo pagare anche da bere”, commenta un utente. Cracco non si scompone, conosce bene gli effetti delle shitstorm su Twitter. Quel che conta resta il numero delle prenotazioni.
Il telefono non smette di squillare. Cracco dimostra appieno le ultime tendenze ISTAT: meno regali e più spese per il cenone da parte degli italiani che, sotto le feste, preferiscono riempire lo stomaco. Anche se dovesse alleggerirsi il portafoglio. Nel caso di Cracco potrebbero saltare interi stipendi.
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