Immuni, la nota applicazione per il tracciamento da Coronavirus smetterà di funzionare: l’ha comunicato il Ministero della Salute.
È stata la prima testimonianza tangibile della diffusione pandemica assieme alla mascherina: l’applicazione Immuni resta il primo dispositivo di prevenzione contro il Covid, un’applicazione che permette il tracciamento dei positivi. Segnala quando e se siamo venuti a contatto con un positivo. Questo almeno è quello che avrebbe dovuto fare sulla carta, resta il condizionale non perchè non abbia funzionato ma a causa dei problemi che ci sono stati. Non sempre ha dato responsi attendibili, soprattutto all’inizio quando sembrava non tracciare nulla.
Lo scandalo – se così si può definire – ha preso forma quando sembrava impossibile, in piena esplosione pandemica, definire confini e delineare contorni da parte degli utenti. Un dispositivo molto pubblicizzato anche dopo, con l’andare del tempo, quando serviva effettuare il tracciamento ma anche definire ogni situazione con il certificato verde. Rilasciato dopo le tre dosi di vaccino e comodamente a portata di app: era, infatti, reperibile anche all’interno dell’applicazione.
App Immuni addio: la celebre applicazione smetterà di funzionare
Comodità ulteriore che ha permesso agli utenti di andare a concerti, eventi e ristoranti. In tal senso non sono mancate le proteste da parte dei negazionisti che hanno definito Green Pass e app Immuni strumenti in grado di “agevolare la dittatura sanitaria”. Pressione alimentata anche attraverso il boicottaggio da parte di una fetta di popolazione tramite i canali Telegram.
Servizio di messaggistica istantanea e condivisione dove lavoravano anche medici compiacenti in grado di fornire certificazioni di vaccino alterate: in tal senso indagati – per falso in atto pubblico – anche la tennista Camila Giorgi e la cantante Madame, prossima concorrente del Festival di Sanremo. Colpevoli, eventualmente, perchè c’è ancora un’inchiesta in corso, di essersi rivolte a medici compiacenti. I quali avrebbero alterato le certificazioni.
Tutto questo, tranne le inchieste ancora aperte, sarà un lontano ricordo: il prossimo 31 dicembre l’app Immuni andrà nella soffitta. Dal 1° gennaio smetterà di funzionare, come comunica il Ministero della Salute. L’Italia sta provando a uscire dalla pandemia, nonostante la recrudescenza in atto da Pechino, partendo proprio dai gesti più semplici. Quelli che, visto il recente passato, non devono sembrare affatto scontati.