Tutte le anomalie del mercato del gas. Le bollette aumentano malgrado il prezzo ad Amsterdam diminuisca. Ecco perché e quale scenario attenderà i consumatori nel 2023.
Mentre secondo le previsioni di Nomisma Energia nel 2023 il prezzo dell’energia elettrica dovrebbe diminuire del 25%, non sarà così per il gas. Solo a novembre scorso si è registrato un +13,7% rispetto al -12,9% del mese precedente, quando il prezzo medio si attestava intorno a 80 euro per megawattora.
A dare qualche speranza ai consumatori, già pesantemente flagellati dal caro bollette, intervengono il Price cup e una lieve flessione del prezzo dovuta agli stoccaggi. Ma, andiamo con ordine.
La diminuzione del prezzo della luce, ma non del gas
Sembra ormai acclarata la diminuzione del costo dell’energia elettrica di circa il 25%. Il crollo è avvenuto nell’ultimo trimestre del 2022. L’Arera potrà quindi procedere oggi stesso alla fissazione del taglio delle tariffe per il mercato tutelato. Purtroppo non seguirà un percorso parallelo il settore del gas. Lì le cose addirittura peggioreranno. Con riferimento al gas l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente aveva deciso di far scattare per ottobre un nuovo metodo di calcolo delle tariffe. Queste vengono stabilite ormai mensilmente, sulla base della media dei prezzi registrati sul mercato all’ingrosso nazionale Psv.
Ne consegue che se il prezzo di inizio dicembre lasciava temere un incremento delle tariffe, la diminuzione registrata a metà mese ha inciso calmierando il prezzo medio. Al Ttf di Amsterdam i prezzi si aggirano intorno agli 83 euro a megawattora. Molto meno che a inizio mese. Per i consumatori del mercato tutelato l’aumento si stima a partire dal 20% rispetto a novembre. Inutile dire che la diminuzione delle tariffe è stata condizionata del Price cup e dalla buona tenuta degli stoccaggi. Nell’analisi va considerata la stagione invernale ancora non al suo culmine. Gli esperti pensano che con l’abbassamento delle temperature, il prezzo in bolletta del gas possa impennarsi. L’aumento della richiesta, e quindi del consumo, influirà moltissimo sull’andamento dei costi.
Caro bollette: la richiesta delle associazioni di consumatori
Di fronte a tutto ciò non si placano le richieste delle associazioni dei consumatori. In un forcing pressante, esse spingono sul Governo per trovare soluzioni adeguate tali da attutire l’impatto dei prezzi dell’energia su famiglie e imprese. Il Codacons in particolare punta il dito contro gli attesi rincari di luce e gas. “Dopo le previsioni nere di Nomisma Energia sugli aumenti delle tariffe del gas del 20% sul mercato tutelato […] si apre un nuovo fronte, quello dei rincari per i contratti energetici in scadenza sul mercato libero”.
Intanto con il decreto Milleproroghe è stata stabilita l’estensione per altri due trimestri della sospensione delle modifiche unilaterali ai contratti di luce e gas. Tuttavia gli aumenti per quelli in scadenza verranno sbloccati. Una situazione che renderà caldo il fronte sociale, e che, stando a quanto prospettato dal Codacons, “scatenerebbe il caos”. Si teme, dunque, per le nuove disposizioni, che già a gennaio inciderebbero “creando evidenti disparità di trattamento tra utenti che finora hanno beneficiato del blocco dei rinnovi – continuano dal sindacato dei consumatori – o avrebbero effetto retroattivo danneggiando una platea immensa di famiglie”.