Scoppiato uno scandalo nel mondo della Ginnastica. Le allenatrici Emanuela Maccarani e Olga Tishina sono accusate di maltrattamenti sulle atlete. La Procura indaga dopo le denunce presentate da alcune presunte vittime.
Quanto sta succedendo nel mondo della Ginnastica italiana sta seriamente preoccupando gli addetti ai lavori ma anche tutti gli sportivi italiani. Se lo scandalo dei maltrattamenti sulle allieve fosse confermato, il colpo sarebbe durissimo. Proprio per la delicata posta in gioco sta indagando la Procura di Monza.
Alcune atlete hanno presentato una denuncia per presunti comportamenti vessatori e abusi psicologici nei loro confronti. Sulla graticola sono finite Emanuela Maccarani e la sua assistente Olga Tishina. Ecco cosa sta succedendo.
Con l’accusa di maltrattamenti e abusi psicologici Emanuela Maccarani e Olga Tishina sono indagate dagli uffici della Procura di Monza. Le due sono l’allenatrice della Nazionale italiana di Ginnastica Ritmica e la sua assistente. Per l’accaduto Maccarani è stata sospesa dalla Federazione, nonostante lei si sia difesa con un messaggio WhatsApp e abbia respinto ogni responsabilità sulla vicenda. A compromettere la loro posizione sono state le testimonianze di alcune allieve.
A quanto pare il regime imposto dalle due tecniche vietava il consumo di alcuni cibi e bevande e l’adozione di misure umilianti di fronte ad ogni forma di comportamento ritenuto non idoneo. Al riguardo la notizia era già uscita a novembre, dopo che talune ex atlete avevano reso noti dei fatti vessatori. I dettagli sono stati raccontati anche in Procura, dipingendo un quadro grave e drammatico, egemonizzato da un leitmotiv all’insegna di controlli esasperati, abusi psicologici, umiliazioni per l’aspetto fisico e continua verifica del peso.
L’indagine innestata sulla scia delle denunce istruite, cercherà di confutare il nutrito ventaglio di accuse nei confronti delle due ct, responsabili altresì della struttura e della gestione tecnica delle atlete. Intanto il Presidente della Federginnastica ha dichiarato: “Grazie a chi ha denunciato”.
Se i fatti delle violenze sulle “Farfalle azzurre” dovessero essere dimostrati, la conseguenze per tutto lo sport italiano sarebbero gravissime. Proprio per questi timori, molti ricorderanno che lo scorso novembre il caso era finito al Ministero dello Sport, per essere dibattuto dal suo titolare Abodi e dal Presidente del CONI Malagò. In quell’occasione fu sentito anche il vertice della Federazione Ginnastica d’Italia, Gherardo Tecchi.
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