Juventus, il CDA è pronto a cambiare da gennaio ma l’uscita di scena da parte di Andrea Agnelli non è detto che risolva le cose: i rischi.
Juventus: anno nuovo, vecchi problemi. Le inchieste vanno avanti e scoperchiano filoni inediti sul cammino recente della Vecchia Signora: stipendi, plusvalenze e cammino UEFA. Tutto condensato in un unico frullatore che, però, tocca campi e argomentazioni diverse sulle quali dovrà attenersi anche la FIGC che sta avviando un’indagine congiunta. La Giustizia Sportiva e quella Penale devono andare di pari passo. Gravina chiede calma e garantismo. Sulla seconda mette tutti d’accordo, la prima viene meno ma perchè la calma in questo periodo concitato è merce rara.
Dimettersi in blocco ad Agnelli e soci non toglie le castagne dal fuoco, visto che a rischiare non sono solo loro. I giocatori coinvolti, vale a dire coloro che sapevano dell’alterazione dei bilanci, rischiano multe e deferimenti di qualche mese. Più complessa potrebbe essere la situazione per il club. In ballo potrebbero esserci anche le licenze UEFA. Qualora le accuse dovessero essere confermate, la società bianconera perderebbe anche quest’identificazione.
Juventus, il CDA nella tempesta: cosa cambia da gennaio
Partecipare alle competizioni europee diventerebbe un lusso non più alla portata, dato che chi ha alterato i bilanci come pena avrebbe la revoca immediata di qualsiasi riconoscimento. Aspetto che preme maggiormente i bianconeri. Senza contare la questione relativa alle plusvalenze. In tal caso potrebbe esserci una ripercussione non indifferente sul mercato, poichè si andrebbe a intaccare la sostenibilità rispetto a un altro sottoinsieme fondamentale che regola il calcio italiano e internazionale. Quello del FairPlay Finanziario.
Gli scenari restano fitti e intricati, ma è già chiaro come il sole che il triplice filone d’inchiesta cambierà l’atteggiamento della Juve. Il nuovo CDA dovrà fronteggiare colpi pronti ad arrivare da più parti. La situazione resta in divenire, ma i nuovi dirigenti bianconeri sanno bene di essere in mezzo alla tempesta. Ferrero e Scanavino in primis prendono un incarico nella speranza di contenere le turbolenze: non è detto che sia possibile. In tal senso anche le prossime scelte di mercato potrebbero essere indicative. Non a caso Giuntoli è tornato in cima alla lista dei desideri. Solidità per ripartire. Almeno oggi, perchè domani resta ancora un punto interrogativo.