L’ombra del Covid direttamente dalla Cina arriva a Malpensa e scatta l’allarme. Ieri l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Orazio Schillaci. Su richiesta dell’assessore Guido Bertolaso in Lombardia i test volontari sono iniziati già il 26 dicembre
Molti si stanno chiedendo cosa sta succedendo a Malpensa dopo l’ennesima ondata di Covid che sta invadendo nuovamente la Cina in questi ultimi giorni. L’allarme scattato all’aeroporto milanese sui voli provenienti dalla Cina fa paura ma l’assessore Guido Bertolaso spiega cosa sta accadendo con l’introduzione dei test anti-Covid in uso già dal giorno di Santo Stefano.
Come riporta il Corriere della Sera, Bertolaso ha dichiarato che per scoprire la presenza di nuove varianti del Covid 19:“Tra i tamponi positivi, sono stati scelti i 15 con la carica virale più alta e sottoposti al sequenziamento”. Così l’assessore al Welfare lombardo Bertolaso sceglie per la seconda volta e prima di tutte le altre Regioni italiane, il tampone anti-Covid a chi arriva dalla Cina.
Nel frattempo l’ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute Orazio Schillaci ha reso obbligatorio in tutti gli aeroporti italiani il test Covid. Dall’ordinanza Guido Bertolaso è a favore: “Non posso che valutare positivamente la decisione del ministro Schillaci di imporre l’obbligo. Un’iniziativa che va nella direzione della tutela della salute dei cittadini e che ci permetterà di monitorare l’evoluzione della situazione Covid”.
Il livello d’allerta all’aeroporto lombardo di Malpensa è scattato già quando le informazioni che giungevano dalla Cina parlavano di una situazione alquanto critica. Così, spiega l’assessore Guido Bertolaso, intervistato dal Corriere della Sera: “Per capire che cosa stesse davvero succedendo, abbiamo deciso di controllare i passeggeri che arrivavano da lì. Abbiamo informato il governo”.
Dopo l’esperienza vissuta negli ultimi tre anni a causa del Covid-19, in Italia la collaborazione in caso di una nuova emergenza è decisamente più compatta. Nel 2020 quando tutto iniziò – ricorda Bertolaso – “Le incertezze su come affrontare una pandemia sono giustificabili, anche se non ci possiamo dimenticare alcuni politici che dissero: “La mascherina? Io non la metto”. La seconda ondata poteva essere gestita meglio. Oggi sarebbe imperdonabile una scarsa attenzione verso i segnali che riceviamo dall’Oriente”.
Ora, con l’allarme sui voli in arrivo dalla Cina l’allerta è alta. Dal 26 dicembre sono iniziati i test anti-Covid nell’aeroporto di Malpensa per i viaggiatori in arrivo dall’Oriente. Guiodo Bertolaso racconta cosa è successo. “Dopo aver proposto il tampone ai passeggeri dei primi due voli, abbiamo subito comunicato i risultati. Sono emersi 97 positivi su 212 testati, quasi uno su due. Le persone contagiate nella maggior parte dei casi erano turisti cinesi o residenti in Italia, ma di origine cinese. Il 75% di loro era diretto verso una meta non lombarda, il 16% invece a Milano o nei dintorni. La maggior parte di loro hanno un‘età compresa tra i 16 e i 65 anni. I sintomi rilevati sono pochi o addirittura assenti. Al momento i positivi si trovano in isolamento ed è stato avviato il tracciamento dei loro contatti stretti”.
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