Tragedia per futili motivi nell’agrigentino. Morto accoltellato dal vicino un muratore di 51 anni. L’intervento delle forze dell’ordine blocca l’accusato di omicidio subito dopo il folle gesto.
Probabilmente un raptus o un’aggressione a caldo. A uccidere Carmelo Contarini è stato il vicino di campagna Giovanni Ferrera. Il 66enne è accusato di aver agito con violenza omicida contro la vittima. Il drammatico episodio a Cattolica Eraclea, in provincia di Agrigento.
Indagano le forze dell’ordine, che hanno interrogato Ferrera e che procederanno con l’acquisizione dei filmati delle telecamere di zona.
Uccide il vicino: la dinamica dell’omicidio
Il reato sarebbe stato compiuto per futili motivi. Se così fosse la situazione di Giovanni Ferrera, su cui pende una imputazione di omicidio, si aggraverebbe parecchio. Stando a quanto si apprende il presunto assassino voleva costituirsi, tanto più da essere bloccato dai carabinieri mentre si stava recando da loro in caserma.
I due uomini si conoscevano da tempo. Ognuno era proprietario di una campagna nella stessa zona, essendo per di più confinanti. Il muratore è stato ucciso in strada, al culmine di una lite scaturita per futili motivi, poco dopo le 3 del pomeriggio. Ad occuparsi del caso è il procuratore aggiunto Salvatore Vella, presente anche lui in caserma con i militari dell’Arma per condurre l’interrogatorio.
Accoltellamento in strada: le indagini in corso
La vittima è stata colpita vicino al cuore. A poterlo confermare sono le analisi legali e le telecamere del comune collocate nella zona. Queste potrebbero infatti aver ripreso l’azione delittuosa. La morte sarebbe sopraggiunta per l’unica pugnalata inferta con forza contro la vittima. Il movente non è ancora chiaro, anche se emergerebbe uno scenario per motivazioni piuttosto banali. Dopo la reazione fatale del pensionato, i soccorsi non hanno potuto che costatare il decesso del 51enne. Intanto l’episodio ha scosso il piccolo borgo di Cattolica Eraclea.
“Una comunità sotto shock. L’ennesimo omicidio che si consuma nella nostra provincia e soprattutto alla fine dell’anno”, dichiara visibilmente sconvolto il primo cittadino. Ancora l’amministratore locale aggiunge: “Siamo tutti sotto shock. Conoscevo entrambi i protagonisti di questa tragedia ed erano delle persone tranquille. Come amministrazione – prosegue Santo Borsellino – ci siamo subito messi a disposizione dei Carabinieri per fornire elementi utili a ricostruire la dinamica”. Negli ultimi 50 giorni, solo in Sicilia, si contano 13 omicidi.