Regione Lazio, Conte esce allo scoperto: il Movimento Cinque Stelle punta su Donatella Bianchi. Chi è la candidata pentastellata.
Regione Lazio, la partita è aperta: dopo le candidature di Partito Democratico e Italia Viva, che compatti puntano su D’Amato, e Fratelli d’Italia con l’appoggio dei sovranisti vira su Rocca (ex Croce Rossa), il Movimento Cinque Stelle spariglia le carte e punta su Donatella Bianchi. Il nome pentastellato arriva stamattina direttamente da Giuseppe Conte: il leader politico ed ex Presidente del Consiglio scioglie la riserva nel corso di una lunga intervista ad Avvenire.
La volontà era quella di trovare un nome forte che potesse rispecchiare, in qualche maniera, i valori del partito. Conte corre da solo: i pentastellati, infatti, sono aperti al dialogo ma faranno la loro partita in autonomia. Dopo la rottura con il PD, la questione alleanze va calibrata. Diversi i nomi prima di arrivare alla Bianchi: tutte ipotesi di prima fascia, anche tanti no.
In primis quelli di Costamagna e Berlinguer che hanno preferito rimanere nell’alveo televisivo. A tal proposito anche un sondaggio, tutt’altro che timido, per Sabrina Ferilli. La quale, però, ha declinato l’invito presa dai suoi impegni televisivi e non solo. Anche se il suo sarebbe senz’altro stato un nome condiviso, non ultimo per l’influenza che ha nel jet-set italiano e soprattutto fra la gente.
In tal senso anche quello della Bianchi è un nome forte e presente nel panorama culturale del Paese: 59 anni, di La Spezia, Presidente del WWF Italia e a capo del Parco Nazionale Cinque Terre. Tanta televisione nel suo Curriculum: attualmente conduce Linea Blu su Raiuno e negli anni scorsi si era battuta per la salvaguardia dell’ambiente, anche con particolare attenzione al cambiamento climatico. Non solo: molto importante la campagna portata avanti dalla donna, sempre nel recente passato, rispetto al primo soccorso in mare. Sensibilizzazione presente mediaticamente soprattutto in estate, con varie iniziative legate al 1530.
La partita si giocherà a inizio anno, ma i pentastellati già segnano il territorio: meglio soli che mal accompagnati la morale di Conte che trova un nome gradito agli elettori allontanando il PD. I progressisti di Via Sant’Andrea Delle Fratte sono chiamati, prima dello snodo politico alla Regione, a risolvere la questione segreteria. Chi andrà alla guida del Partito Democratico dopo le dimissioni di Enrico Letta. La sfida sembra essere sempre più un passo a due tra Schlein e Bonaccini. Anche se gli scenari delle prossime settimane potrebbero allargarsi. Il nuovo anno passa dal rinnovamento, non solo a cinque stelle.
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