Il nuovo bonus mobili è un’altra agevolazione per supportare le persone: quali sono i requisiti e cosa bisogna tenere bene a mente. Tutto quello che c’è da sapere.
La manovra di bilancio è in via d’approvazione definitiva, con tanto di assenso sulla proroga di alcune agevolazioni per chi vorrà aderire al bonus mobili. Proroga confermata con alcuni lavori di ristrutturazione edilizia, oggetto di possibili detrazioni di natura fiscale.
Cambiano intanto alcuni dettagli sul tetto massimo della spesa, così come su cosa far rientrare nei lavori di ristrutturazione edilizia. Mai come in questo caso, infatti, parte degli arredi potrebbe rientrare a pieno regime sulle scelte di natura economica.
Bonus mobili, qual è la novità | Cosa si può acquistare e cosa no
Si tratta di un’agevolazione Irpef per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, il tutto destinato ad arredare immobile al centro dei lavori di ristrutturazione. L’agevolazione dovrebbe scattare a gennaio 2023 con il tetto spesa a 8mila euro, il 2022 è stato fissato a 10mila euro, 16mila invece nel 2021. Per il 2024 a seguire sarà di 5mila.
Si potrà aderire al bonus mobili per elettrodomestici come forni (non inferiore a classe A), lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie (non inferiori a classe E), frigoriferi e congelatori (non inferiori a classe F). Fra le spese risultano anche divano letto, tavoli da pranzo e librerie. La soglia include le spese di trasporto e il montaggio dei mobili.
Sarà possibile inoltre acquistare letti, cassettiere, scrivanie, comodini, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione. Non bisognerà dimenticare anche apparecchi per la cottura, stufe elettriche, piastre, radiatori, ventilatori elettrici ed eventuali apparecchiature per condizionamento.
Non sarà invece possibile acquistare porte, pavimenti, tende e altri complementi di arredo. A tal proposito, inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha realizzato una guida per parlare dei mobili nuovi al centro del bonus.
Cosa fare per ottenerlo
Per poter sfruttare il bonus mobili bisognerà effettuare lavori di ristrutturazione edilizia straordinaria, restauro o risanamento a partire dal primo gennaio dell’anno precedente a quello in cui sono stati acquistati i beni citati.
Sarà possibile dimostrare l’avvio dei lavori mediante abilitazioni di tipo amministrativo o comunicazioni all’Asl, ma in questo seconda ipotesi soltanto se obbligatoria. In caso contrario, infatti, basterà soltanto presentare dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (chiamata anche attestazione giurata).
Come acquistare i prodotti, le modalità di pagamento | I documenti da conservare
Per usufruire dell’acquisto di elettrodomestici e mobili servirà effettuare pagamento tracciabile mediante bancomat, bonifico o carta di credito. Non lo si potrà fare in contanti, assegni bancari o altre forme.
Per ottenere il bonus mobili bisognerà conservare la ricevuta del bonifico, quella della transazione, documentazione di addebito su conto corrente, fatture di acquisto con dicitura su quantità e qualità di beni o servizi.