Si è consumato la Viglia di Natale il femminicidio a Trapani. Una donna di 29 anni è stata uccisa accoltellata dal marito, un pescatore di 63 anni in pensione. Ernesto Favara, interrogato non è rimasto in silenzio davanti ai pm. La ricostruzione.
Quando le forze dell’ordine sono giunti sul posto del delitto l’uomo aveva ancora in mano il coltello con il quale aveva ucciso la moglie. La tragedia avvenuta nel giorno della Vigilia di Natale in una piccola cittadina in provincia di Trapani. La vittima è una donna palermitana di 29 anni. Il suo assassino un pescatore di 63 anni in pensione.
Dall’unione civile avvenuta quattro anni fa era nata una coppia di gemellini. Entrambi provenienti da matrimoni finiti, Ernesto Favara (l’omicida) aveva già due figli nati dal precedente matrimonio con la ex moglie – morta successivamente a causa di una malattia. La vittima, Maria Amatuzzo, era già mamma di altri due bambini avuti da precedenti relazioni ma i figli di quest’ultima non abitavano con lei.
Secondo quanto riferito dal capitano dei carabinieri di Castelvetrano Pietro Calabrò, la coppia era in una situazione conflittuale già da molto tempo. La donna voleva porre fine a quella relazione a causa dei continui atti di violenza perpetuati dal marito.
Dopo aver ucciso la moglie 29enne, Ernesto Favara si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il femminicidio è avvenuto nel pomeriggio della Vigilia di Natale, 24 dicembre. La vittima Maria Amatuzzo è stata accoltellata nella sua abitazione in via Cassiopea a Marinella di Selinunte, provincia di Trapani. 12 pugnalate inferte dal marito all’addome della donna non le hanno lasciato scampo.
Arrivati sul luogo del delitto i carabinieri hanno trovato l’uomo ancora con l’arma del delitto in mano. Portato in caserma, durante l’interrogatorio davanti al magistrato Stefania Tredici, il pescatore 63enne in pensione è rimasto in silenzio. Non collabora dunque. Così non è ancora chiaro quale sia stato il movente che abbia spinto l’uomo a infierire sul corpo della moglie con tanta rabbia e violenza.
Al termine dell’interrogatorio ieri sera Favara è stato arrestato per omicidio e trasferito nel carcere di Trapani. Secondo le prime rilevazioni effettuate dalla scientifica Maria Amatuzzo avrebbe tentato di difendersi dalla furia omicida del marito, senza però riuscirci. La vittima voleva separarsi, ormai esasperata dalle continue violenze dell’uomo. Ieri, forse, l’ennesima lite finita nel modo più atroce. La relazione tra i due coniugi era iniziata da appena 5 anni e da quattro erano spostati con rito civile. Il capitano dei carabinieri Calabrò, ha dichiarato, come riporta La Repubblica che: “da quasi un anno i bambini nati dall’unione tra i due erano stati affidati a una comunità alloggio”.
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