Si conosce poco della vita di Noemi Bocchi, tranne il fatto che nel suo passato c’è un ex marito con cui il matrimonio è finito in tribunale. Ed ora proprio lui ha svelato i motivi della separazione, che hanno suscitato non poche polemiche.
In tribunale lui, in tribunale lei. Francesco Totti e Noemi Bocchi sono legati anche dalle “beghe” con gli ex coniugi. Se della vicenda tra Francesco e Ilary si conosce tutto, tra la Bocchi e l’ex marito Mario Caucci si sa poco sulla vicenda finita con una separazione giudiziale che è ancora in corso.
A parlare del passato dell’attuale compagna di Francesco Totti, Noemi Bocchi, è ora l’ex marito, e padre dei suoi due figli, Mario Caucci, che sul settimanale Chi è un fiume in piena, e chiarisce punto per punto ogni fatto o illazione uscita dai giornali. La prima cosa che ha specificato è il fatto che l’ex moglie avrebbe detto molte bugie sulla sua vera identità: “È una donna che ti prende. È una bella donna, quando vai in giro con lei suscita un certo effetto: è sempre curata, molto ben vestita, attenta al dettaglio estetico“, ha raccontato Caucci, ricordando in parte anche i momenti belli passati con lei e con i loro due figli.
Ma dopo la parentesi dei ricordi, arriva quella che per lui è la verità, ad iniziare dalla presunta laurea della Bocchi in Economia. “Stava studiando e doveva portare a termine l’università. Quando è nata Sofia, ha dovuto interrompere. Poi mi ha detto: ‘Vorrei continuare a studiare’ e io: ‘Nessun problema’. Dopo che è nato Tommaso mi ha detto: ‘Vorrei riprendere di nuovo’. E io l’ho iscritta per la terza volta, pagando anche gli anni in cui non aveva frequentato. Leggo sui giornali che si è laureata in Economia e ne sarei contento, vorrebbe dire che tutto quello che ho investito è servito, mi farebbe piacere sapere che si è laureata, ma non mi risulta“.
L’intervista poi entra nei particolari, con la spiegazione sul perché i due sono finiti in tribunale. Tutto inizia dall’insofferenza di Noemi di vivere in una piccola cittadina come Tivoli: “Ha iniziato a essere insofferente perché abitavamo a Tivoli. Rappresento la terza generazione di una famiglia importante, che ha basato la propria storia sul lavoro e sulla creazione in questo territorio di aziende importanti che danno la possibilità a tante famiglie di vivere. Ma tutta questa notorietà crea anche una strettoria: a Tivoli non ti puoi permettere di avere atteggiamenti e una vita sopra le righe. In una piccola comunità tutti sanno chi sei, dove vai, cosa fai, è una realtà che ti tiene stretto. Lei voleva andare a vivere a Roma, diceva che lì avremmo potuto muoverci con maggiore libertà. Soltanto dopo capiì il vero motivo per cui voleva andare a vivere a Roma” racconta Caucci.
Da lì il matrimonio prende una brutta piega, soprattutto dopo la morte della mamma dell’imprenditore che va in depressione. Proprio in quel momento Noemi gli chiede di prendersi una pausa: “Rientro a casa e mia moglie mi dice: ‘Ti devo parlare. Sai che le cose tra noi non vanno bene, ci stiamo provando ma è dura, è molto difficile. Ti consiglio, quindi, visto che viaggi molto, se devi stare fuori 3 giorni stai fuori 10 giorni, se 5 stai fuori 15, allentiamo la relazione e vediamo come va. E lì mi cade il secondo pilastro. Avevo bisogno dell’amore di una moglie, dei figli, di rientrare in un nido dove sentirmi protetto. Il 7 novembre prendo le mie cose e torno a Tivoli e cado in depressione. Resto sdraiato su un divano per tre mesi, in una casa che era stata spogliata di tutto perché l’arredo era stato portato a Roma. Avevo un’azienda a Verona che gestivo personalmente, non rispondevo al telefono, l’azienda fallì. Così venne giù il terzo pilastro della mia vita. Non sapevo cosa fare“.
La Bocchi, racconta invece un’altra storia, sostenendo che sia stato lui ad allontanarsi e ad arrivare ad allontanare anche i figli dopo la morte della madre. Ma l’imprenditore non ci sta e chiarisce anche le voci sui presunti maltrattamenti: “Ha iniziato a chiedere quello che, secondo lei, le spettava: “Mi devi dare questo”, “Voglio la macchina nuova”, “Mi servono questi soldi”, tutta una serie infinita di richieste che non potevo accontentare perché non avevo risorse. Da lì è scaturita una richiesta di separazione giudiziale”.
Per Caucci quello che sta dicendo l’ex moglie è tutta una macchinazione: “Non è assolutamente vero quello che racconta ma, siccome c’è un procedimento in atto, non posso dare più informazioni prima che io le possa rendere a un giudice nella sede dove doveva rimanere questa cosa“.
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