Una giovane mamma è stata purtroppo pugnalata alla gola dal suo ex. Nonostante le denunce precedenti, la disgrazia ha avuto luogo il 24 dicembre vigilia di Natale. Ecco cosa è successo nel dettaglio.
La malcapitata è una donna di 25 anni, finita in ospedale d’urgenza per le profonde e gravi ferite riscontrate dai sanitari. Ad aggredirla è stato un uomo di 31 anni di origine marocchina che ha tentato di fuggire.
Stando a quanto si apprende l’aggressore è l’ex coniuge dalla vittima. L’accaduto è avvenuto a Bolonga il 24 dicembre scorso. La giovane è stata operata ed è in prognosi riservata. Inquietante il commento dei medici: “ferite che si vedono in guerra”.
Non hanno sortito molto effetto le denunce che la donna ha presentato nei confronti del 31enne con precedenti penali. In passato la vittima era stata già oggetto di maltrattamenti e la pericolosità dell’uomo sembrava abbastanza conclamata. Così l’aggressore ha avuto gioco facile ad impugnare forse delle forbici e colpire la donna mentre si trovava nell’abitazione e sotto lo sguardo dei figli della coppia. Il folle gesto ha lasciato in fin di vita la 25enne, anche a causa della carotide recisa. Dopodiché il marocchino si è precipitato in strada tentando di far perdere le tracce di sé, ma non prima di aver rapinato una passante della sua auto.
Una fuga durata poco e finita con uno schianto contro un cantiere, nei pressi della Questura. Quindi l’arresto del pericoloso individuo e il trasporto in ospedale della mamma colpita con furia assassina. Intanto i figli dei due sono stati presi in affidamento dai servizi sociali, mentre emerge un quadro critico con al centro l’autore dell’azione criminale, già in carcere nel 2020 con l’accusa di violenza sessuale e tentato omicidio aggravato nei confronti di una 27enne romena. Ma se la prima imputazione venne meno, la seconda fu derubricata in lesioni gravi con la condanna ad un anno soltanto.
Il 31enne recidivo è assistito dall’avvocato Matteo Sanzani, che lo difende contro un’accusa di tentato omicidio. Il legale ha avuto modo di richiedere per il suo assistito una perizia psichiatrica. Inoltre ha affermato: “Lo conosco da una decina di anni. Credo, anche in base a quanto emerge dagli atti – continua – che ci siano dei profili da valutare per quanto riguarda la sua capacità di intendere e di volere. Oggi si è tenuto in carcere l’interrogatorio con il pm e il mio assistito ha risposto alle domande”, ha concluso Sanzani.
Operata all’ospedale Maggiore di Bologna, la donna accoltellata è in condizioni ancora critiche. Paolo teutonico, il chirurgo che l’ha operata, ha usato parole inequivocabili per spiegare la gravità delle condizioni in cui è arrivata al nosocomio: “Questo tipo di ferite di solito si vedono in guerra non lasciano scampo”. Il personale medico è però ottimista, e la mamma 25enne potrebbe tornare presto riabbracciare i suoi figli.
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