Pelè tiene in apprensione il mondo del calcio. Il campione brasiliano è un malato terminale: come sta oggi.
Pelè, fino all’ultimo dribbling. Cercare di evitare il peggio, nella buona e nella cattiva sorte. Il campione brasiliano – che tanto ha dato al mondo del calcio – sta affrontando la sua sfida più importante: una lotta estenuante contro la malattia. Un cancro andato troppo oltre, al punto che neanche la chemioterapia fa più effetto: i trattamenti sono stati sospesi da diverso tempo non appena è stato visto che non c’erano miglioramenti. La rassegnazione, però, ancora non subentra.
L’uomo va avanti, cercando di capire come gestire questa situazione complessa: senza perdere le proprie abitudini, anche se si tratta di rivoluzionare tutto tra sofferenza e possibilità. Vedere, ancora una volta, il sorriso dei figli. Stringersi attorno all’affetto dei propri cari. Sensazioni che erano emerse la sera della finale di Coppa del Mondo in Qatar: le congratulazioni a Messi, quel riferimento a Maradona: “Anche lui in questo momento starà sorridendo”.
Pelè, il campione commuove il mondo: la foto dall’ospedale
Sembra tutto al proprio posto, ma Pelè sa che ogni momento è prezioso. Se ne accorgono anche i figli, per questo – mentre nel mondo si festeggia la vigilia di Natale – arriva una foto dall’ospedale dove il campione è ricoverato: sua figlia, Kely Cristina, ringrazia: “Un’altra notte insieme”. Quasi fosse un regalo, quello più atteso, che nessuno – per il momento – ha voglia, né tantomeno intenzione, di mettere da parte. C’è ancora tempo. Da vivere tutto, da vivere appieno.
The King tonight…#Pele‘s daughter Kelly posted the photo: “We continue here, in struggle and in faith. One more night together.”https://t.co/SE43vzyR5U pic.twitter.com/qqvzwDsfSc
— Anthony Boadle (@AnthonyBoadle) December 24, 2022
Senza pensare al domani. Godersi l’oggi, perché la magia del Natale, forse, è proprio questa: fermare il tempo, anche solo idealmente. Come faceva “La Perla Nera” quando giocava: veder toccare palla Pelè significava assistere alla storia, ‘O Rei l’ha fatta. Ora tocca agli altri, quelli che devono rendere grazie lo fanno cercando – strenuamente – un suo abbraccio sperando davvero che non sia l’ultimo.