Un tumore inoperabile e adesso una speranza per la piccola Daniela: il pediatra è riuscito a salvarla con una cura assolutamente inaspettata. Tutti i dettagli.
Ha impiegato circa 90 giorni ed è riuscito a curare Daniela, bambina di 3 anni, la cui storia è diventata motivo per realizzare un intenso e importante cortometraggio. La storia è da conoscere per tutta una serie di motivi che, per fortuna, ha avuto un lieto fine tutto da raccontare.
Il caso clinico della bambina è stato analizzato da un pediatra spagnolo che ha compreso la situazione e deciso di provare una cura per un tumore non operabile. L’esperto del campo sanitario ha così deciso di provare una cura utilizzata qualcosa come mezzo secolo addietro.
Pediatra salva bambina, la storia di Daniela è commovente | L’intuizione del professionista
La nascita di Daniela è stata accolta dai genitori con grande gioia, dopo l’uscita dalla sala parto per mamma Silvia l’esito inaspettato: per la piccola fibrosarcoma congenito e impossibilità di operazione a causa del male proprio vicino l’aorta addominale. Nessuna cura tipo chemio o radioterapia avrebbe potuto aiutarla, poi la decisione del pediatra Antonio Pérez.
La famiglia ha racconto ai microfoni di El Pais di aver trascorso un mese e mezzo in ospedale prima di tornare a casa, finalmente con una bella notizia. Le possibilità di vivere non erano molte, praticamente ridotte veramente al minimo, ma il medico è riuscito in qualcosa di veramente speciale.
Le parole del pediatra
La bambina soffre di altre patologie. Prima avrebbe subito una trombosi della vena iliaca, poi aneurisma dell’aorta addominale. La bambina si è sottoposta ad alcuni test per comprendere l’origine del problema di salute. Sulla questione è intervenuto anche il pediatra che ha spiegato la situazione alquanto complicata. Ed è proprio da uno studio di 40 anni fa, riguardante il gene driver, mutazione che accelera la crescita delle cellule tumorali, che sarebbe partito tutto. Il professionista è riuscito a sperimentare lo stesso medicinale su altri bambini, ma al momento non si conoscerebbero ulteriori dettagli in merito.
La bambina ha iniziato la cura e a distanza di mesi il tumore sarebbe così scomparso. Il farmaco avrebbe così attaccato la mutazione, pur trattandosi di un medicinale in fase di sperimentazione, senza alcun effetto collaterale. Il pediatra spagnolo ha infatti chiesto un’autorizzazione speciale all’Agenzia del farmaco spagnola che si occupa di medicinali.