Una nave russa attira l’attenzione nel canale di Otranto e la tensione sale anche in virtù della guerra in Ucraina: cosa sta accadendo e qual è l’obiettivo di Vladimir Putin.
L’imbarcazione Akademik Pashin, scoperta sul canale di Otranto in Puglia, sta creando non poco scompiglio sul fronte internazionale. I satelliti hanno infatti rilevato la nave che sarebbe rimasta ferma per diverse ore nella zona. Si tratta di una decisione che ha certamente sorpreso e non poco.
A scoprirla sarebbe stato il satellite che l’avrebbe rilevata nella zona per diverso tempo, specialmente in una luogo strategico. La nave si sarebbe infatti trovata in corrispondenza del Tap, una fonte alternativa al gas russo.
L’Akademik Pashin sarebbe partita da Tartous, città della Siria, luogo strategico per gli scambi commerciali. A seguito dell’arrivo presso il canale di Otranto, invece, si sarebbe invece fermato vicino il cavo OteGlobe, poi direzione tubature del Trans Adriatic Pipeline (Tap). Pur trattandosi di una imbarcazione, utilizzata come nave-cisterna, si parlerebbe di una sua utilità sul fronte spionaggio.
La nave sarebbe quindi rimasta a lungo vicino le tubature della Tap. Si tratta di una struttura che riunisce i rifornimenti di metano alternativi a quelli della Russia. Certamente si tratta di imbarcazione per le spedizioni a lunga gittata, fonti qualificate parlano però di possibili attività di spionaggio contro la NATO.
L’Akademik Pashin è lunga 130 metri ed è la nave più moderna attualmente in servizio presso le forze armate russe. Lo scorso agosto è salpata nel Baltico, successivamente controllata dalla Marina Reale britannica e anche dagli aerei statunitensi.
La questione parte da aprile 2020, proprio quando apparve a Cherbourg, in Francia, insieme alla nave corvetta Borki. Durante quel periodo, infatti, ci fu un test del nuovo sottomarino nucleare Suffren della Marina francese, da qui varie ipotesi sulla scelta.
La nave stazione ormai da tempo nel Mediterraneo e sarebbe accompagnata molto probabilmente da una corvetta della classe Steregushchiy, con armi e missili da crociera. A rilevarla è stato un satellite sentinel: si trovava a diversi chilometri dall’incrociatore americano “Leyte Gulf“. Dopo aver visto tutto ciò, infatti, elicotteri statunitensi e altri mezzi avrebbero compiuto attività di sorveglianza.
La scelta dell’Akademik Pashin potrebbe essere diretta conseguenza di quanto avvenuto dall’Unione Europea in seguito al tetto sul prezzo del gas, così da evitare la dipendenza dal Cremlino. Di recente, infatti, il portavoce Dmitrij Peskov, colui che cura la comunicazione politica di Vladimir Putin, ha infatti parlato di “scelta inaccettabile che non resterà impunità“.
Per gli esperti si tratterebbe di una decisione, intrapresa da Mosca, per lanciare pressione contro la NATO, con l’idea di impiegare mezzi per aumentare la presenza nelle acque del Mediterraneo. Tutto questo, inoltre, avviene con la guerra in Ucraina ancora in corso dallo scorso mese di febbraio.
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