A Roma avvistati cinghiali a spasso tra i mercatini di Natale. Tra i passanti si scatena il fuggi fuggi generale. Ecco cosa è successo nel cuore della Capitale.
Per l’ennesima volta cinghiali al centro di Roma e tra le persone che affollavano l’area dei mercatini di Natale. Gli animali individuati stavolta erano due. L’accaduto in piazza Mazzini, in questo periodo oltremodo frequentata per gli acquisti legati al periodo natalizio.
Nonostante il panico tra i presenti c’è pure chi è riuscito a postare sui social un video con le scene delle due bestie incutere terrore tutt’intorno. La reazione in rete è stata di aperta polemica e all’insegna delle proteste.
Cinghiali tra i mercatini di Natale: la dinamica
Ad un certo punto a piazza Mazzini, in corrispondenza dell’area dedicata ai mercatini di Natale, ecco irrompere due cinghiali. I due animali hanno interrotto il placido trascorrere delle ore dei passanti che si sono dati subito alla fuga. Quello dei cinghiali, a Roma, come pure il fenomeno dei topi, non fa più notizia. L’ incursione dei due pericolosi mammiferi ha però sollevato una ridda di polemiche sui social. Un video postato in rete ha dato il là alle lamentele degli utenti contro le autorità, incitandole a provvedere e risolvere finalmente l’emergenza.
Di recente la Regione Lazio aveva più volte annunciato un piano di contenimento. L’azione avrebbe dovuto riguardare l’abbattimento di 50 mila cinghiali. Quindi almeno il doppio rispetto all’ultima stagione venatoria. Tuttavia non si è fatto in tempo a concretizzarne le intenzione che le invasioni del perimetro urbano della Capitale sono state così numerose da contarne quasi tutti i giorni. Secondo dati forniti dalla Regione, fino allo scoppio della peste suina si contavano circa 75 mila cinghiali presenti su tutto il territorio laziale.
Caccia ai cinghiali: la proposta di FdI
Intanto corre notizia che un emendamento alla Manovra sul tema della caccia ai cinghiali è stato firmato da Fratelli d’Italia. La proposta del partito di Giorgia Meloni aprirebbe la possibilità di poter abbattere esemplari di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette. L’iniziativa ha sollevato le proteste delle associazioni ambientaliste e animaliste. L’autore è stato il deputato Tommaso Foti, il quale ha altresì illustrato la necessità di un Piano quinquennale per la gestione e il contenimento della fauna selvatica da estendere anche alle zone interdette alla caccia
A presiedere le operazioni ci sarebbe il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri. Affinché vengano raggiunti gli obiettivi prefissati ci si potrà avvalere anche di cacciatori riconosciuti, guardie venatorie e agenti di polizia locale e provinciale muniti di licenza.
