Novità sul fronte smart working, che resta solo per i soggetti fragili e per casi individuali. Decretato lo stop anche per i genitori con figli under 14, che adesso dovranno tornare al vecchio regime di sempre.
Il lavoro cosiddetto agile resterà in piedi solo per i fragili e comunque fino al mese di marzo 2023. Non rientreranno nell’agevolazione i genitori con figli under 14. E’ quanto si starebbe profilando nei lavoro relativi alla prima Manovra del Governo Meloni.
Tuttavia le novità che riguardano lo smart working sono molteplici, a cominciare da alcuni aspetti a cui dovrà attenersi il datore di lavoro. Ma, andiamo con ordine per comprendere quali saranno i cambiamenti principali.
Smart working: cosa cambia rispetto a prima
Anzitutto per soggetti fragili si intende quei lavoratori che in forza di una certificazione medica risultano immunodepressi, o affetti da patologie oncologiche o ancora in condizioni di grave disabilità. Al riguardo il datore di lavoro, ove necessario, dovrà consentire loro di svolgere una “diversa mansione” nell’ambito della “stessa area di inquadramento” . L’assunto stabilito non permetterà il taglio dello stipendio. Ciò secondo i contratti colletti in vigore. Per quanto concerne l’aspetto dei genitori con figli under 14, potranno rientrare nella fattispecie dello smart working se a conseguenza di un accordo tra il lavoratore e l’azienda o tra l’azienda e i sindacati.
Con l’anno nuovo è previsto anche lo stop dello smart working nel settore privato. Nel contesto aziendale a dettare le regole sarà l’accordo individuale condiviso di lavoro agile. A pesare saranno anche quelli firmati dal sindacato. Sarà fondamentale indicare alcuni punti, quali la durata dell’accordo, l’alternanza dei periodi di lavoro all’interno e all’esterno dell’azienda, ed ancora i luoghi da escludere dalla prestazione lavorativa.
Le polemiche sullo smart working
A suscitare alcune note polemiche sul tema è stato il botta e risposta tra il Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e la responsabile di Lifeed Riccarda Zezza. Il titolare di Corso Vittorio Emanuele II ha avuto modo di affermare che: “L’emergenza pandemica è rientrata ed è possibile ricorrere agli accordi ordinari”. A Zangrillo ha risposto Zezza di Lifeed, società di education e technology: “I lavoratori fragili potranno lavorare in smart working, sia nel pubblico che nel privato, fino al 31 marzo. Bene – ha proseguito l’esperta – ma l’emendamento alla Manovra approvato in commissione Bilancio della Camera non cita i genitori di figli under 14. Un’occasione persa”, ha affermato altresì.
Zezza ha poi rilanciato che “L’estensione del diritto al lavoro agile per genitori di figli under 14 sarebbe stata un’azione di governo apprezzabile che poteva rompere uno schema precostituito”. La fondatrice di Lifeed ha anche aggiunto che “Abbiamo bisogno di una spinta al cambiamento, parlare al mercato del lavoro che è cambiato e sta ancora cambiando a velocità mai viste prima ma a cui il ‘sistema lavoro’ sta reagendo con molta resistenza e lentezza”.