Cherif Traoré vittima di razzismo, il pilone della Benetton Treviso riceve una banana marcia da un compagno di squadra come regalo di Natale. La denuncia sui social e il confronto nello spogliatoio.
Un gesto disgustoso che in poche ore ha fatto il giro del mondo. In un lungo post su Instagram Cherif Traoré, 28enne rugbista della Nazionale italiana, ha raccontato di essere stato vittima di razzismo in occasione del Secret Santa organizzato dalla squadra trevigiana. In particolare, uno dei compagni, ha pensato bene di regalargli per Natale una banana marcia in un sacchetto dell’umido. Scatenando l’ilarità dello spogliatoio, con buona parte della squadra scoppiata a ridere.
Dopo il terribile episodio la società trevigiana è intervenuta ieri pomeriggio convocando d’urgenza una riunione con tutti i componenti della rosa. Ovviamente i compagni di squadra si sono scusati con Traoré per quanto accaduto. E sia il Direttore Generale Antonio Pavanello che il Presidente Amerino Zatta hanno preso le distanze da ogni forma di razzismo. “Quanto accaduto nei confronti di Cherif non rispecchia in nessun modo la nostra identità ed i valori che da anni la famiglia Benetton in primis porta avanti”, le parole del Presidente.
Dopo il confronto nello spogliatoio Traoré ha pubblicato su Instagram una foto nera, con la sua firma in calce. A corredo alcune righe in cui il 28enne ha accettato le scuse della squadra spiegando che “la riunione è stata l’occasione per confrontarsi e capire come quanto fatto da un mio compagno in occasione dello scambio dei regali Natale sia puramente frutto di una idiozia e nient’altro“.
Per cui, dato che “il Natale sta arrivando” e “Natale è bontà, Natale è gratitudine” ma soprattutto “perdono”, Traoré ha raccontato di volere mettere in pratica “queste parole”. “Non sempre riceviamo ciò che meritiamo e ammetto che è doloroso quando questo succede Ma se vuoi ricevere il bene inizia a farlo tu per primo, no?“, ha scritto il 28enne.
E ancora, due battute sull’episodio razzista che in poche ore ha fatto il giro della rete: “Voglio perdonare, che ammetto, non significa dimenticare la vicenda, ne essere passivo davanti a quando accaduto – ha ribadito – ma voglio leccarmi le ferite e continuare a testa alta senza pesi sul cuore. Sono pronto ad iniziare il ’23 con il sorriso e con la grinta che mi ha sempre contraddistinto”.
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