Il mistero si infittisce intorno alla morte di Alice Neri, la giovane mamma di Concordia il cui corpo è stato trovato bruciato nel baule della sua auto. Oggi a Storie Italiane, una testimonianza scioccante
Chi ha ucciso la povera Alice Neri? Chi ha dato fuoco al suo corpo ritrovato nel portabagagli della sua auto? Chi ha voluto cancellare le tracce di un delitto per il quale gli investigatori lavorano alacremente ogni giorno? Cosa è successo in quella notte a cavallo tra il 17 e il 18 novembre scorsi?
Novità che si rincorrono, indizi che filtrano, testimonianze che provano ad instradare gli investigatori sulla pista giusta. Ore e ore di trasmissione in tv, con decine di inviati al seguito nel tentativo di ricostruire quelle ore in cui di Alice si perdono le tracce fino al terribile ritrovamento della sua auto e del suo corpo dato alle fiamme.
E questa mattina, proprio durante il programma Storie Italiane, in onda ogni giorno sulle reti Rai, è stata mandata in onda l’intervista ad un testimone, che non ha voluto mostrare il proprio volto, ma che ha raccontato cosa avrebbe visto quella sera nel locale in cui Alice Neri si era recata insieme al suo amico/collega Marco. Alice non raccontò, cosa ormai nota da settimane, come avrebbe trascorso veramente la serata al marito. Disse invece che sarebbe uscita in compagnia di ex colleghi. Alice dunque resta dalla prima serata fino alle 3 del mattino a bere aperitivi nel bar di Concordia.
Le primissime testimonianze, compresa quella del proprietario del locale, raccontarono di una serata trascorsa tra chiacchiere, in amicizia, senza che tra i due, che pure sono stati insieme ore e ore, ci fosse alcuna effusione. Oggi invece, l’intervista mandata in onda nel programma di Rai 1, fa emergere un quadro diverso. Ecco cosa racconta l’uomo ai microfoni dell’inviato di Storie Italiane, mentre collegato da casa, ascolta ogni parola, anche il fratello di Alice Neri. Il testimone, quella maledetta sera era presente nel bar in cui si erano dati appuntamento la vittima e il collega Marco.
L’uomo gioca alle slot, lo fa per diverso tempo. Con lui altri amici. Nota Alice, nota la compagnia di quel ragazzo. Col quale ad un certo punto, sarebbe scattato anche un bacio passionale. Dice l’uomo “neanche moglie e marito si baciano così”. Alice e Marco erano in piedi, appartati dietro un cespuglio accanto al bar. Evidentemente non volevano dare nell’occhio. Il testimone avrebbe commentato coi i suoi compagni di serata quanto stesse accadendo, poi intorno alla mezzanotte, è lo stesso testimone a lasciare il locale. Aveva vinto al gioco, e invita così gli amici a fare un giro per “festeggiare”.
Ma dopo qualche ora il testimone rintracciato da Storie Italiane torna nello stesso locale. Alice e Marco sono ancora lì nonostante l’ora tarda. Poi Marco andrà via, Alice salirà a bordo della sua auto, parcheggiata proprio davanti al bar. Rimarrà in macchina coi fari accesi. Tutto questo viene visto e raccontato dall’uomo. A questo punto, sopraggiunge un altro elemento fondamentale nel racconto che potrebbe essere seriamente attenzionato dagli investigatori, sempre che la testimonianza resa davanti le telecamere venga considerata attendibile. L’uomo infatti racconta di un’altra persona, lo definisce un “moro”, un tunisino.
Il testimone parla di Mohamed Gaaloul, 29 anni, al momento il principale sospettato per l’omicidio della giovane mamma trovata morta a Fossa di Concordia. Mohamed che è stato arrestato in Francia, proprio oggi dovrebbe sapere se è stata assunta la decisione di trasferirlo in Italia. Lo si deciderà in udienza. Ma torniamo a quella notte, in quel bar e alla testimonianza di oggi. Il racconto dell’uomo nel programma di Rai 1 prosegue: il tunisino era arrivato nel locale a piedi, non con la bicicletta di cui si è tanto parlato in queste settimane. Quando Marco va via, si avvicina alla macchina di Alice il cui finestrino era abbassato. Alice forse, stando al racconto dell’uomo stava spettando qualcuno. Mohamed è in piedi, si piega per baciarla. Sì i due si baciano. Eccolo l’altro tassello importante aggiunto.
Un bacio subito dopo il quale Alice chiude il finestrino, Mohamed fa il giro introno all’auto e monta in macchina. Il resto delle storia è noto in parte: l’indirizzo della casa di Alice prima inserito poi tolto, la geolocalizzazione che intorno alle 3.40 viene disistallata dal cellulare della donna, i passaggi e gli avvistamenti dell’auto, le telefonate fatte dal marito di Alice che non hanno trovato risposta, il ritrovamento del corpo bruciato.
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