Guerra Ucraina Russia. Le notizie di martedì 20 dicembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
300esimo giorno di guerra, Putin ammette che la “situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è estremamente difficile” e vola in Bielorussia per incontrare Lukashenko. Le esercitazioni militari congiunte tra i due Paesi alleati proseguiranno. La replica di Washington: se Minsk aiuterà Mosca risponderemo di conseguenza.
Il prossimo 15 febbraio entrerà in vigore il tetto al prezzo del gas russo: accordo trovato al Consiglio Affari Energia Ue a 180 euro a megawattora. Dura la reazione di Mosca: “Inaccettabile, reagiremo”. Zelensky attacca il Cremlino: “Fanno la guerra e sprecano la vita delle persone, non la propria o quella dei loro cari, quella degli altri. E solo perché non sanno ammettere gli errori e hanno una terribile paura della realtà. Ma la realtà parla da sé”.
23.03 – Una visita del presidente ucraino Volodymr Zelensky domani alla Casa Bianca è allo studio dell’amministrazione Biden. Lo rivela la Cnn.
23.00 – “Guardate l’offensiva della Russia, cosa lascia dove pianta la sua bandiera. Terra bruciata, vita distrutta… Dolore, rovine e tombe: questo è il cosiddetto mondo russo. Questo è ciò che i nostri eroi stanno fermando“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale. “Faremo tutto il possibile e l’impossibile in modo che i nostri eroi abbiano tutto ciò di cui hanno bisogno per prevalere. Per ottenere i risultati che tutti gli ucraini si aspettano“, ha aggiunto Zelensky, ribadendo che “l’Ucraina non lascerà nulla di suo al nemico“.
22.39 – La pace in Europa è pensabile “solo con una vittoria dell’Ucraina” e non dimentichiamo che la Russia “deve rendere ragione della distruzione causata“. Lo ha detto il segretario generale del ministero degli Esteri estone Jonatan Vseviov dopo gli incontri avuti a Parigi con il suo omologo francese, Anne-Marie Descôtes, e Philippe Errera, direttore generale per gli Affari Politici e di Sicurezza del ministero degli Esteri del Paese transalpino. La sconfitta della Russia, ha detto Vseviov, “rappresenta la nostra migliore garanzia [di sicurezza] in quanto qualsiasi altra soluzione incompleta porterebbe la Russia a continuare con impeto la sua aggressione“. Il politico estone ha inoltre affermato che l’approccio occidentale all’aggressione russa necessita di alcuni aggiustamenti: “Questa guerra si vince o perde sul fronte strategico, non su quello tattico. Mantenere l’unità delle democrazie è decisivo. Dobbiamo agire risolutamente e fare in modo che la guerra comporti per la Russia dei costi tali da obbligarla a concluderla“.
22.35 – La Banca mondiale ha annunciato di aver approvato un nuovo pacchetto di aiuti da 610 milioni di dollari per l’Ucraina finalizzato a sostenere i servizi essenziali e la sanità. L’invasione della Russia “continua ad avere conseguenze economiche e umanitarie devastanti”, ha detto in una nota il presidente dell’istituto David Malpass sottolineando che la guerra ha colpito “il settore sanitario, le infrastrutture energetiche e i trasporti“. Dall’inizio del conflitto la Banca mondiale ha mobilitato 18 miliardi di dollari in finanziamenti di emergenza per aiutare gli ucraini, di cui 15 miliardi sono già stati erogati.
22.15 – I segni V e Z sono entrati quest’anno a far parte delle decorazioni natalizie e di Capodanno a Mosca. Le lettere Z, V e O, state dipinte sui veicoli militari russi in Ucraina, sono rapidamente diventate un simbolo del sostegno dell’esercito in Russia.
22.05 – Mentre l’invasione militare russa continua, cittadini ucraini si riuniscono accanto a un albero di Natale che è stato installato in piazza Sophia a Kiev. Il 24 febbraio le truppe russe sono entrate in Ucraina, scatenando violenze e provocando terribili devastazioni.
20.00 – Il presidente eletto del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha rivolto un appello alla “pace con l’Ucraina” al presidente russo, Vladimir Putin, con il quale ha parlato telefonicamente. “Ho parlato con il presidente Vladimir Putin che si è congratulato con me per la vittoria elettorale (del 30 ottobre), mi ha augurato un buon governo e il rafforzamento dei rapporti tra i nostri Paesi“, ha commentato oggi Lula. L’ex sindacalista, che il primo gennaio inizierà il suo terzo mandato presidenziale, anche durante la campagna elettorale aveva espresso il desiderio di parlare con Putin e con il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, per dire loro che “la guerra non interessa a nessuno tranne che ai venditori di armi“. “Il Brasile è tornato, cercando il dialogo con tutti e impegnandosi nella ricerca di un mondo senza fame e in pace“, ha scritto Lula sui social.
19.10 – Soldati ucraini sul difficile fronte di Bakhmut hanno consegnato a Volodymyr Zelensky una bandiera nazionale con le loro firme da inviare al Congresso degli Stati Uniti, in un messaggio di ringraziamento ma anche di richiesta di altri aiuti militari. È quanto mostra il video della visita al fronte del presidente ucraino, secondo quanto riferisce Ukrinform.
18.45 – “Due presidenti. Due paesi. Due visioni del mondo. E solo uno è un leader di carattere. Perchè protegge la sua terra e il suo popolo. Mentre l’altro va in casa altrui per uccidere, distruggere e violentare“. A scriverlo su Twitter è il consigliere presidenziale ucraino Mykhaylo Podolyak, mettendo a confronto la foto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in tuta mimetica al fronte con i soldati, e quella del presidente russo Vladimir Putin, in giacca e cravatta al Cremlino, che stringe la mano a Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, “annessa” dalla Russia dopo un referendum farsa.
18.30 – Gli Stati Uniti stanno pianificando di inviare all’Ucraina apparecchiature elettroniche in grado di convertire munizioni aeree non guidate in “bombe intelligenti“. Lo riferiscono funzionari Usa alla Cnn. I kit dovrebbero far parte del nuovo pacchetto di armi ma non è chiaro quanti ne saranno inviati. Le bombe di precisione potrebbero aiutare l’Ucraina ad attaccare le linee difensive russe o altri obiettivi di grandi dimensioni. Il loro raggio d’azione è di circa 15 miglia, 24 km, il che significa che comunque le forze di Kiev non potrebbero colpire nel territorio della Russia.
18.15 – “Non sarà la Russia a dettare il tipo di supporto che forniamo all’Ucraina“. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa rispondendo ad una domanda sulle minacce della Russia nel caso di invio di Patriot da parte di Washington. “Continueremo a dare a Kiev i sistemi di difesa anti-aerea e l’assistenza alla sicurezza di cui ha bisogno“, ha sottolineato.
17.50 – Il presidente cinese Xi Jinping usi ”la sua influenza” sull’omologo russo Vladimir Putin per convincerlo a mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha chiesto il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier al suo omologo cinese Xi nel corso di un colloquio telefonico. Ribadendo la volontà della Germania di sostenere l’Ucraina, Steinmeier ha ringraziato Xi per la sua condanna chiara delle minacce russe all’uso delle armi nucleari
17.10 – Il presidente ucraino Zelensky raggiunge a sorpresa le truppe sul fronte orientale del Paese, in una zona soggetta a scontri e bombardamenti, per portare di persona il suo sostegno. “Grazie per il coraggio, la resilienza e la forza dimostrate nel respingere gli attacchi nemici“, ha scritto Zelensky su Telegram
16.55 – La Russia intende ‘‘fornire all’Iran componenti militari avanzate” in cambio dei ”droni kamikaze” consegnati da Teheran alle forze armate inviate da Mosca in Ucraina. Lo ha detto il ministro della Difesa britannico Ben Wallace riferendo alla Camera dei Comuni, indicando l’Iran come ”uno dei principali sostenitori militari della Russia”. La consegna di componenti militari russe all’Iran ”metterebbe a rischio sia la sicurezza del Medio Oriente, sia quella internazionale”. Confermando il sostegno di Londra a Kiev, Wallace ha anche spiegato che il Regno Unito donerà migliaia di kit per il freddo ai soldati ucraini e ha già inviato 900 generatori per aiutare il paese a prepararsi per l’inverno.
16.18 – Domani Vladimir Putin presiederà una riunione del Collegio del Ministero della Difesa. Lo rende noto l’ufficio stampa del Cremlino, citato dalla TASS. Durante il vertice “saranno riassunti i risultati delle attività delle Forze Armate della Federazione nel 2022 e verranno fissati gli obiettivi per il prossimo anno”, si legge nella nota del Ministero russo.
15.10 – L’equivalente russo di Wikipedia dovrebbe essere lanciato nel primo trimestre del 2023. Lo ha annunciato il Ministro dello sviluppo digitale e delle telecomunicazioni Maksut Shadayev, citato da RIA Novosti. “Wikipedia nei nostri risultati di ricerca è contrassegnato come una risorsa che viola i requisiti di Roskomnadzor (il servizio federale pre la supervisione delle comunicazioni russo, ndr). Il nostro compito principale è avere il nostro portale. E lo stiamo creando, ci sono già stati accumulati più di 100mila articoli. Si prevede che questa risorsa sarà lanciata all’inizio dell’anno”, ha spiegato Shadayev.
13.45 – Nell’incontro di ieri tra Vladimir Putin e Alexander Lukashenko, non sono state prese decisioni cruciali ma, in ogni caso, l’Ucraina è pronta. Lo ha dichiarato il Ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba, citato da Ukrinform, in un briefing online.
“Secondo le informazioni che abbiamo al momento, non sono state prese decisioni importanti durante questo incontro”, ha detto il Ministro ucraino. “Ma qualunque cosa accada, siamo pronti. Abbiamo esperienza, quindi siamo preparati per qualsiasi scenario. Qualunque cosa abbiano deciso, l’Ucraina è pronta”, ha concluso Kuleba.
13.38 – Kiev completamente senza acqua. La Capitale ucraina in piena emergenza a causa della disconnessione delle stazioni di pompaggio dalla rete elettrica. Lo ha reso noto l’operatore statale Kyivvodokanal sul suo sito web. “Entro un’ora verrà ripristinata la corrente alle stazioni di pompaggio. Ci vorrà del tempo prima che il sistema di approvvigionamento idrico si riavvii. I tecnici di Kyivvodokanal stanno facendo tutto il possibile per restituire l’acqua ai cittadini il prima possibile”, il messaggio dell’operatore ucraino.
13.25 – Gli Stati Uniti hanno accusati i vertici delle Nazioni Unite di aver ceduto alle pressioni della Russia sul mancato dispiegamento di una missione in Ucraina per indagare sull’utilizzo di droni iraniani. Lo riporta Reuters.
13.10 – La stagione invernale aumenterà il rischio di malattie e i bisogni sanitari degli ucraini, a causa delle temperature gelide e dei continui attacchi al sistema sanitario del Paese. Lo ha dichiarato ha affermato il rappresentante dell’Organizzazione mondiale della Sanità in Ucraina, il dott. Jarno Habicht, ricordando che dall’inizio del conflitto l’Oms ha registrato oltre 700 attacchi contro l’assistenza sanitaria ucraina, con strutture, forniture, trasporti e altri mezzi colpiti e operatori sanitari e pazienti uccisi o feriti.
12.59 – Un incendio si è sviluppato attorno a un gasdotto nella Regione russa della Ciuvascia. L’esplosione è avvenuta in un tratto tra i villaggi di Kalinino e Yambakhtino, nel distretto Vurnarsky. Lo riportano i media russi precisando che le cause dell’incidente sono ancora in fase di accertamento. Al momento non ci sono notizie su eventuali vittime o feriti.
12.50 – L’Ucraina dovrebbe ricevere ulteriore sostengo militare da parte dei Paesi occidentali. Lo ha affermato il Primo ministro britannico Rishi Sunak, parlando a un vertice dei Paesi nordici. Sunak ha anche esortato gli alleati a impedire la riorganizzazione delle truppe russe e a distruggere le scorte di armi delle forze di Mosca. “Ciò significa la necessità di rompere le catene di approvvigionamento di armi russe e interrompere il sostegno internazionale”, ha sottolineato Sunak, citato da RIA Novosti.
12.33 – L’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione europea Josep Borrell ha incontrato in Giordania il Ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian. Lo ha riferito in un tweet lo stesso Borrell parlando di un “incontro necessario” in mezzo al “deterioramento delle relazioni Iran-Ue”. “Ho sottolineato la necessità di interrompere immediatamente il sostegno militare alla Russia e la repressione interna in Iran. E abbiamo concordato di mantenere aperta la comunicazione e ripristinare il JCPOA (l’accordo sul nucleare iraniano, ndr) sulla base dei negoziati di Vienna”, ha aggiunto l’Alto Rappresentante Ue.
12.21 – Prosegue l’emergenza energetica nella Regione di Kiev. Alcune zone dell’Oblast potrebbero rimanere senza elettricità per altri 2 o 3 giorni. “In diversi distretti potrebbero servire diversi giorni per ripristinare l’elettricità a seguito dell’attacco con droni delle truppe russe del 19 dicembre”, le parole del Governatore dell’Oblast di Kiev Oleksii Kuleba. Lo riporta il Kyiv Independent.
12.12 – Linee elettriche, condotte del gas e abitazioni private sono state danneggiate durante l’attacco russo di ieri sera sulla città di Nikopol, città situata di fronte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale Valentyn Reznichenko, citato da Ukrinform. “Le comunità di Myrove e Pokrovske, sono state sottoposte per tre volte al fuoco dell’artiglieria pesante russa” e “almeno 20 proiettili sono stati sparati contro villaggi pacifici”, le parole di Reznichenko. Al momento non si registrano vittime o feriti.
12.02 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato a Bakhmut, nella Regione di Donetsk, per una visita a sorpresa. Lo stesso Zelensky nelle scorse ore ha definito la città di Bakhmut come il “punto più caldo nel fronte” a causa degli intensi scontri degli ultimi mesi tra le truppe ucraine e quelle russe. Lo riporta UATV.
11.40 – “Non sono ottimista sulla possibilità di negoziati di pace effettivi, la guerra proseguirà anche nel 2023“. Lo ha detto in conferenza stampa il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ribadendo la necessità di concentrarsi su altri aspetti in questo momento “come l’aumento dell’efficienza dell’accordo sull’esportazione del grano e gli scambi di prigionieri“.
11.27 – Bombardamenti ucraini sulla città russa di Shebekino, nella Regione di Belgorod. Lo ha reso noto su Telegram il Governatore regionale Vyacheslav Gladkov, citato dall’Ukrainska Pravda. “Al momento, il distretto urbano di Shebekinsky è sotto le bombe. Secondo i dati preliminari, c’è una ferito: un uomo con fratture alle ossa dell’avambraccio”, ha spiegato Gladkov precisando che a seguito dei bombardamenti, l’alimentazione elettrica è stata interrotta e “un terzo dei residenti è al momento senza corrente”.
11.15 – Il Governo di Kiev ha firmato un accordo con Space Exploration Technologies Corp di Elon Musk per oltre 10mila antenne Starlink che saranno inviate in Ucraina nei prossimi mesi. Lo ha annunciato il vice primo ministro Mykhailo Fedorov in un’intervista rilanciata a Espreso Tv. “SpaceX ed Elon Musk rispondono rapidamente ai problemi e ci aiutano”, ha spiegato Fedorov sottolineando che Musk “ha garantito che continuerà a sostenere l’Ucraina”.
“Quando abbiamo avuto interruzioni di corrente, gli ho scritto un messaggio e lui ha risposto all’istante, ha già preso alcune misure” perché “comprende la situazione”, ha affermato il Ministro. “Starlink ha svolto un ruolo importante all’inizio del conflitto quando l’Esercito russo si è concentrato sulla distruzione delle comunicazioni“ e “le antenne Starlink hanno permesso alle forze ucraine di operare mentre respingevano l’assalto russo iniziale”, ha concluso Fedorov.
11.00 – A distanza di 300 giorni dallo scoppio di una “guerra iniziata otto anni fa e che va avanti da centinaia di anni” sono gli ucraini “quelli destinati a porre fine” al conflitto. Lo scrive in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak sottolineando che riuscirci sarà “difficile, ma ce la faremo”. “Lo sappiamo: c’è un Ucraina forte, libera, indipendente e democratica sopra le rovine di un impero barbarico alla fine“, ha concluso Podolyak.
10.51 – Il Presidente russo Vladimir Putin mantiene “rapporti di lavoro con molti colleghi, compreso Macron“. Lo ha dichiarato ieri sera lo stesso Putin parlando in conferenza stampa a Minsk a margine dei colloqui con l’omologo bielorusso Alexander Lukashenko.
10.41 – Il Presidente Vladimir Putin ha invitato i Servizi Speciali russi a intensificare il lavoro in tutti i settori tra nuove sfide e rischi. “La situazione globale in rapida evoluzione di oggi e l’emergere di nuove minacce e sfide impongono elevate esigenze all’intero sistema delle agenzie di sicurezza russe. Ciò significa che bisogna migliorare in modo significativo il lavoro in aree chiave e utilizzare al meglio il potenziale operativo, tecnico e personale”, le parole del leader russo, riportate dalla TASS.
Putin ha posto particolare attenzione sulle unità delle agenzie di sicurezza nelle nuove Regioni russe, dove la situazione è “estremamente complicata”, precisando che è loro dovere fare tutto il necessario per garantire la sicurezza dei russi che vivono lì.
10.31 – La scorsa notte le truppe russe hanno attaccato tre volte con artiglieria pesante le comunità Mirovskaya e Pokrovskaya della Regione di Dnepropetrovsk, almeno 20 i proiettili sparati contro i villaggi civili. Lo ha reso noto su Telegram il capo del consiglio regionale di Dnepropetrovsk Nikolai Lukashuk, citato dall’Ukrainska Pravda. “La Regione è stata di nuovo sotto il fuoco nemico questa notte: gli invasori russi dalla sponda meridionale del bacino idrico di Kakhovka stavano colpendo le comunità di Mirovskaya e Pokrovskaya con l’artiglieria pesante. Fortunatamente non ci sono feriti”, le parole di Lukashuk.
10.17 – “Bakhmut rimane il punto più caldo dell’intera linea del fronte: oltre 1.300 km di ostilità attive. Da maggio gli occupanti stanno cercando di spezzare la nostra Bakhmut, ma il tempo passa e Bakhmut sta già spezzando non solo l’Esercito russo ma anche i mercenari che sono venuti a sostituire l’Esercito perduto degli occupanti”. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto discorso serale alla Nazione ringraziando i militari di Kiev “che mantengono eroicamente la direzione di Bakhmut, Soledar, Avdiyivka, Maryinka, la direzione di Kremensky e l’intera Regione del Donbass, che prima dell’arrivo della Russia era una delle più forti in Ucraina e che la Russia sta distruggendo. Anche tale crudeltà non darà nulla al nemico”, ha concluso il Presidente ucraino.
10.06 – Nella giornata di ieri due persone sono rimaste uccise e altre tre sono state ferite a causa dei bombardamenti delle forze russe sulla Regione di Kherson. Lo ha reso noto il Governatore regionale Yaroslav Yanushevych sottolineando che l’Esercito di Mosca ha attaccato la Regione 42 volte, con artiglieria, mortai, lanciarazzi multipli, carri armati e missili. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.55 – Durante il consueto messaggio serale alla Nazione il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato Russia e Iran di essere “corresponsabili di terrorismo internazionale”. “La mattinata odierna (di ieri, ndr) in diverse Regioni e città del nostro Paese è stata rovinata dal caratteristico suono dei droni Shaheed iraniani. Ma la maggior parte di questi per fortuna non è riuscita a raggiungere gli obiettivi prefissati. 30 droni sono stati abbattuti, è un buon risultato. Ringrazio tutti i nostri combattenti antiaerei, i piloti, i gruppi mobili di fuoco per questo risultato e per la protezione del cielo ucraino”, ha concluso Zelensky
09.47 – Nella giornata di ieri le Forze Armate di Mosca hanno lanciato ieri 83 attacchi contro le comunità della Regione di Sumy, nell’Ucraina nordorientale, al confine con la Russia. Lo riferisce su Telegram il capo dell’Amministrazione militare regionale Dmytro Zhyvytskyi, citato da Ukrinform. Gli hattacchi russi hanno preso di mira i villaggi di Velyka Pysarivka, Krasnopillia, Myropillia, Yunakivka, Khotin e Shalyhyne. Non si registrano vittime o feriti.
09.40 – Sono almeno 99.230 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 281 caccia russi, 266 elicotteri e 1.680 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate ucraine riferiscono di aver distrutto 2.995 carri armati russi, 1.960 sistemi di artiglieria e 5.974 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.32 – In un discorso in occasione della Giornata dei lavoratori degli organismi di sicurezza il Presidente russo Vladimir Putin ha ammesso che “la situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è estremamente difficile”. Ma i residenti di quelle zone, le persone che vivono lì, “i cittadini della Russia, contano su di voi, sulla vostra protezione. Ed è vostro dovere fare tutto il necessario per garantire al massimo la loro sicurezza, il rispetto dei loro diritti e libertà”, ha aggiunto Putin rivolgendosi al personale dei Servizi. Lo riporta il Guardian.
09.24 – Nella giornata di ieri l’Esercito ucraino ha respinto gli attacchi russi su 10 insediamenti negli Oblast di Lugansk e Donetsk. Lo ha reso noto su Facebook lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, citato da Unian. “Nelle ultime 24 ore, le unità delle Forze di Difesa ucraine hanno respinto gli attacchi degli occupanti russi vicino a Stelmakhivka, Chervonopopivka, Serebrianske nella Regione di Lugansk e Verkhniokamyanske, Pidhorodne, Bakhmut, Opytne, Kurdiumivka, Krasnohorivka, Marinka nella Regione di Donetsk”, si legge nel report.
09.15 – Nel conflitto in Ucraina Mosca “ha già perso quasi 99mila dei suoi soldati“ e un giorno “saranno 100mila” le perdite russe. Lo ha detto il Presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale alla Nazione “Perché? Nessuno a Mosca ha una risposta. Fanno la guerra e sprecano la vita delle persone, la vita di altre persone, non quella dei loro cari, e non la propria, ma quella degli altri – ha aggiunto il leader ucraino – solo perché qualche gruppo al Cremlino non sa ammettere i propri errori e ha una terribile paura della realtà. Ma la realtà parla da sé”, ha concluso Zelensky.
300esimo giorno di guerra, Putin il Presidente russo Vladimir Putin ha ammesso che la “situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è estremamente difficile”. E dopo essere volato in Bielorussia per incontrare Lukashenko ha annunciato che esercitazioni militari congiunte tra i due Paesi alleati proseguiranno. Secca la replica di Washington: se Minsk aiuterà Mosca risponderemo di conseguenza.
Intanto il prossimo 15 febbraio entrerà in vigore il tetto al prezzo del gas russo: accordo trovato al Consiglio Affari Energia Ue a 180 euro a megawattora. Dura la reazione di Mosca: “Inaccettabile, reagiremo”. Zelensky attacca il Cremlino: “Fanno la guerra e sprecano la vita delle persone, non la propria o quella dei loro cari, quella degli altri. E solo perché non sanno ammettere gli errori e hanno una terribile paura della realtà. Ma la realtà parla da sé”.
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