Elon Musk continua a far parlare di sé per le sue scelte da proprietario di Twitter. Il neo proprietario, nelle ultime ore, ha preso una nuova decisione che sta facendo discutere.
Il capo di Twitter ha deciso di vietare ai suoi utenti una pratica molto usata, utile per promuovere e diffondere contenuti. Una decisione arrivata dopo la scelta di bloccare gli account di diversi giornalisti che, a suo dire, avrebbero diffuso suoi dati personali e minato la sicurezza della sua famiglia.
Dopo aver sospeto e successivamente ripristiano alcuni accounti di giornalisti americani, Elon Musk continua la sua crociata personale contro i reporter. L’account Twitter di una giornalista del Washington Post è stato sospeso per decisione di Musk. Lo ha denunciato la reporter, Taylor Lorenz. Il blocco da parte del proprietario del social media arriva proprio all’indomani della sua decisione rirpristinare una decina di profili di giornalisti americani accusati di aver violato la sua privacy.
“Elon Musk ha sospeso il mio account Twitter“, ha scritto sul suo blog la giornalista che si occupa di tecnologia per il Washington Post. Il miliardario ha risposto sul social media che si tratta di una “sospensione temporanea dovuta a una precedente divulgazione” di suoi dati personali sul profilo e che la misura “sarà presto revocata“.
Ma quella di Musk non è la sua unica scelta controversa. Twitter, infatti, vieterà ai suoi utenti di pubblicare collegamenti a social media rivali.
Lo si legge in una nota dell’azienda di Elon Musk. Tra le piattoforme rientrano Facebook, Instagram, Mastodon, Post e Truth Social, il social di Donald Trump. In un post Twitter ha spiegato che prenderà provvedimenti contro gli utenti che violano questa nuova regola “sia a livello di Tweet che a livello di account“.
In pratica significa che gli utenti non possono più includere link ai propri profili su altri social o anche il loro nome nella loro biografia di Twitter. La società di Musk afferma inoltre che potrebbe sospendere gli account “utilizzati allo scopo principale di promuovere contenuti su un’altra piattaforma social” e non consentirà più agli utenti di collegarsi ad aggregatori di link, come Linktree o Lnk.bio. Resta la possibilità di pubblicizzare a pagamento i contenuti su altri social.
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