Guerra Ucraina Russia. Le notizie di lunedì 19 dicembre 2022. Gli aggiornamenti sul conflitto.
299esimo giorno di guerra, avvertite durante la notte due potenti esplosioni nel centro di Kiev: l’attacco russo è stato portato con droni kamikaze Shaded, 30 dei quali sono stati abbattuti dalle difese antiaeree ucraine. Diverse infrastrutture critiche sono state comunque danneggiate. L’allarme aereo prosegue con le sirene che continuano a risuonare nella Capitale e in diverse altre Regioni ucraine. Zelensky: “Ci stiamo preparando a tutti i possibili scenari di difesa“.
Oggi è prevista la visita del Presidente russo Vladimir Putin a Minsk dove incontrerà l’omologo bielorusso Alexander Lukashenko. Nel frattempo i media russi fanno sapere che le truppe di Mosca trasferite in Bielorussia a ottobre per entrare a far parte di una formazione regionale condurranno esercitazioni tattiche a livello di battaglione.
23.02 – “Questo è un regalo della quattordicenne Henriikka dalla Finlandia. Dopo l’inizio della guerra su vasta scala, ha deciso di aiutare la nostra gente in ogni modo possibile. Pertanto, ha iniziato a lavorare a maglia calde calze di lana con le proprie mani, vendendole e donando i soldi guadagnati per sostenere l’Ucraina“. Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo messaggio serale mostra calze e peluche di lana cuciti dalla giovane supporter finlandese.
22.50 – “La Russia ha già perso quasi 99.000 dei suoi soldati in Ucraina. Un altro giorno saranno 100.000 perdite di occupanti. Percheè? Nessuno a Mosca ha una risposta. Fanno la guerra e sprecano la vita delle persone – la vita di altre persone, non i loro cari, non la propria vita, ma gli altri – e solo perché qualche gruppo al Cremlino non sa ammettere gli errori e ha una terribile paura della realtà. Ma la realtà parla da sé“. Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale.
“Bakhmut rimane il punto più caldo dell’intera linea del fronte: oltre 1.300 km di ostilità attive. Da maggio gli occupanti hanno cercato di spezzare il nostro Bakhmut, ma il tempo passa e Bakhmut sta già spezzando non solo l’esercito russo ma anche i mercenari russi che sono venuti a sostituire l’esercito perduto degli occupanti“, ha aggiunto il presidente ucraino. “Ringrazio tutti i nostri combattenti che mantengono eroicamente la direzione di Bakhmut, Soledar, Avdiyivka, Maryinka, la direzione di Kremensky e l’intera regione del Donbass, che prima dell’arrivo della Russia era una delle più forti in Ucraina e che la Russia sta distruggendo. Anche tale crudeltà non darà nulla al nemico“, ha conclusoZelensky.
22.26 – L’assicurazione di Vladimir Putin che la Russia non vuole assorbire nessuno dovrebbe essere vista come “il colmo dell’ironia“, dato che sta tentando di assorbire l’Ucraina: lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato americano Ned Price nel suo briefing.
22.21 – Gli Usa presteranno una stretta attenzione se Minsk fornisce ulteriore supporto a Vladimir Putin nel suo conflitto contro l’Ucraina e risponderanno “adeguatamente” nel caso lo facesse: lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato americano Ned Price nel suo briefing.
21.10 – La situazione dell’elettricità a Kiev resta difficile, “10 ore senza elettricità sono, purtroppo, una realtà oggi“. Lo ha annunciato il ceo del fornitore di energia elettrica Yasno Sergey Kovalenko su Facebook, come riporta Ukrainska Pravda. Oggi tutti e tre i gruppi elettrogeni sono stati quasi completamente spenti allo stesso: “una parte significativa della riva destra della città e in alcuni punti della regione è mancata la corrente e anche tutti i quartieri sono interessati“. Secondo Kovalenko, tutte le infrastrutture critiche – ospedali, servizi idrici, metropolitana – sono alimentate e c’è luce per circa il 20% della popolazione. “È difficile prevedere quanto velocemente torneremo alla stabilizzazione. Gli ingegneri energetici a tutti i livelli semplicemente non hanno il tempo di ripristinare la funzionalità del sistema tra gli arrivi. Ma spero che domani andrà un po’ meglio“, ha aggiunto Kovalenko.
20.55 – Durante la sua visita a Minsk, Putin ha fatto pressioni su Lukashenko affinché accettasse di inviare truppe bielorusse in guerra contro l’Ucraina. Tuttavia, il presidente della Bielorussia non ha molta voglia di fare questo passo. Lo sostiene Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa, comeriferisce Ukrinform. “Putin chiede l’intervento diretto della Bielorussia nella guerra con il nostro paese. Per quanto ne sappiamo, per quanto abbiamo informazioni, né Lukashenko né i suoi cittadini hanno un grande desiderio. Ma i russi ora faranno tutto il possibile e l’impossibile per forzare Lukashenko a prendervie parte. Vedremo quale decisione verrà presa nel prossimo futuro“, ha detto Danilov.
19.20 – “Accolgo con favore l’accordo trovato oggi sul meccanismo di correzione del mercato dell’energia. I ministri hanno concretizzato la decisione del vertice Ue. Insieme a procedure di autorizzazione più rapide per le energie rinnovabili, acquisti congiunti di gas e chiare regole di solidarietà adottate oggi, l’Ue sta agendo“. Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
19.00 – Oggi, nel giorno di San Nicola, le luci del più simbolico albero di Natale dell’Ucraina sono state accese in piazza Sofia, a Kiev. È alto 12 metri invece dei 31 dello scorso anno, sui rami ci sono colombe bianche, immagine della pace e un grande angelo giallo e blu (i colori del Paese). Nelle foto pubblicate dai media ucraini, i cittadini della capitale si fanno fotografare davanti al segno più tradizionale del Natale. “Deve esserci un albero di Natale. I nostri figli devono avere una vacanza. Nonostante tutti gli sforzi dei barbari russi per privare gli ucraini della gioia del Natale e del nuovo anno“, ha commentato il sindaco della capitale Vitaliy Klitschko, convinto che “è il desiderio di pace e vittoria che gli ucraini sognano oggi“. “E si avvererà sicuramente! Crediamo nell’Ucraina! Crediamo nelle forze armate!“, ha detto il sindaco.
18.20 – La Lituania ha concluso la costruzione della barriera metallica al confine con la Bielorussia. Ne dà notizia un comunicato del governo del Paese baltico. La costruzione della barriera, che si dipana per 550 chilometri lungo il confine su un totale di circa 570 chilometri di frontiera terrestre, era iniziata alla fine dello scorso agosto con l’obiettivo di contenere l’immigrazione clandestina, di origine soprattutto mediorientale e asiatica, in arrivo dalla Bielorussia. La costruzione della struttura ha avuto un costo complessivo di poco inferiore a 145 milioni di euro.
18.00 – Ci sono “preoccupazioni” da parte del governo tedesco per la visita di Vladimir Putin in Bielorussia e l’eventualità che i colloqui tra il leader russo e il suo omologo bielorusso, Alexander Lukashenko, possano cambiare il ruolo di Minsk nella guerra in Ucraina. Lo ha detto un portavoce del governo di Berlino, Steffen Hebestreit, durante un briefing. “Naturalmente, ci sono preoccupazioni su ciò che questa visita potrebbe comportare: se il ruolo della Bielorussia nella guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina cambierà o verrà modificato ancora una volta“, ha dichiarato Hebestreit, sottolineando che esiste la possibilità che la Bielorussia possa aumentare gli aiuti all’esercito russo.
17.20 – Mosca sostiene Minsk anche in ambito di energia nucleare. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in Bielorussia, riferisce la Tass. “Stiamo lavorando intensamente in quasi tutti i settori. Nel settore energetico continua il progetto sul nucleare e stiamo costruendo una centrale nucleare. La prima unità è operativa“, ha detto il leader russo. “Siamo pronti a sviluppare ulteriormente questo progetto, lavorare e costruire unità. Ma, secondo me, la cosa più importante è che siamo pronti (e lo stiamo facendo) a creare un’industria, formare il personale locale e sviluppare l’apposita tecnologia in modo appropriato. Abbiamo accordi preliminari a riguardo. Siamo pronti a discutere e ad agire per procedere ulteriormente in questa direzione“, ha assicurato il presidente russo. La centrale nucleare bielorussa è in costruzione vicino alla città di Ostrovets, nella regione di Grodno, spiega ancora la Tass.
17.10 – “Mi auguro che possa esserci un recovery plan per l’Ucraina“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa alla Farnesina. Oltre alle prospettive di pace, “dobbiamo guardare alla ricostruzione, è nostro interesse che il Paese sia ricostruito in fretta“, ha sottolineato Tajani, spiegando che da parte italiana “coinvolgeremo tutte le imprese” disponibili in questo senso. Ma il tema della ricostruzione dell’Ucraina “non è solo una questione di tipo economico, ma è anche di tipo politico“, che riguarda la stabilità di quella parte di Europa, ha sottolineato Tajani.
16.26 – Grazie all’adozione di misure congiunte Russia e Bielorussia sono riuscite “generalmente a superare i possibili effetti negativi della pressione delle sanzioni“. Lo ha affermato il Presidente bielorusso Alexander Lukashenko durante l’incontro a Minsk con l’omologo russo Vladimir Putin. Lo riporta RIA Novosti.
16.25 – L’accordo politico sul price cap è stato raggiunto dai ministri europei dell’Energia a maggioranza qualificata. Anche la Germania, dopo lunghe trattative, ha dato la sua approvazione. Contraria invece l’Ungheria, mentre Austria e Paesi Bassi si sono astenuti. Si apprende da fonti europee.
16.17 – Secondo il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Federazione Russa ha ricevuto un nuovo lotto di droni di fabbricazione iraniana da 250 Shahed. “Questa notte, l’Ucraina è stata nuovamente attaccata con droni iraniani. Questi sono Shahed del nuovo lotto che la Russia ha ricevuto dall’Iran. 250 unità: questo è il numero totale di Shahed ottenuti dallo stato terrorista”, ha spiegato Zelensky in un discorso online ai partecipanti a una riunione dei leader del Joint Expeditionary Force (JEF) del Regno Unito.
16.09 – Durante l’incontro in corso a Minsk il Presidente russo Vladimir Putin e l’omologo bielorusso Alexander Lukashenko “avranno l’opportunità di condurre una buona revisione, di confrontare le note sui programmi di integrazione tra alleati e sulle questioni più urgenti nell’agenda commerciale ed economica“. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov secondo il quale le parti toccheranno anche “questioni militari, problemi regionali e internazionali”. Lo riporta la TASS.
15.57 – Il rafforzamento dei legami tra Mosca e Minsk è diventata una risposta naturale alla mutevole situazione mondiale, in cui siamo, per forza di cose, costantemente messi alla prova. Lo ha detto il Presidente bielorusso Alexander Lukashenko durante l’incontro in corso a Minsk con l’omologo russo Vladimir Putin. Lo riporta RIA Novosti.
15.50 – Il fatturato commerciale tra Mosca e Minsk nel 2022 potrebbe raggiungere i 40 miliardi di dollari. Lo ha dichiarato il Presidente russo Vladimir Putin, citato dalla TASS.
“C’è motivo di credere che quest’anno anche noi (Russia e Bielorussia, ndr) avremo un nuovo record. Molto probabilmente, raggiungeremo la soglia dei 40 miliardi di dollari di fatturato commerciale”, ha detto il leader russo durante i colloqui con il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko a Minsk.
15.41 – E’ in corso l’incontro a Minsk tra il Presidente russo Vladimir Putin e l’omologo bielorusso Alexander Lukashenko. Al centro del vertice lo sviluppo delle relazioni tra Mosca e Minsk. “L’economia è la nostra priorità”, ha dichiarato Putin sottolineando che “la Bielorussia non è solo un nostro buon vicino, con il quale abbiamo lavorato, tenendo conto degli interessi reciproci in tutti i decenni precedenti, ma è, ovviamente, un nostro alleato, nel vero senso della parola”. Lo riporta RIA Novosti.
15.31 – Durante l’incontro di oggi a Minsk, i Ministri della Difesa di Russia e Bielorussia, Viktor Khrenin e Sergej Shoigu, hanno discusso di questioni inerenti alla “cooperazione tecnico-militare” e al “rafforzamento delle capacità di difesa dei due Paesi”. Lo ha reso noto il consigliere del Ministero della Difesa bielorusso Valery Revenko, citato da Interfax.
15.22 – Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato i partner internazionali ad aumentare la fornitura di armi difensive all’Ucraina, inclusi sistemi di difesa aerea, carri armati, artiglieria e proiettili. “Più successo hanno le nostre forze di difesa, prima si concluderà l’aggressione russa. Con l’inverno arriva un momento cruciale, in cui possono essere prese decisioni, in cui i risultati ci permetteranno di delineare il ripristino della nostra integrità territoriale e garantire che la Russia non attraverserà mai più il confine dell’Ucraina, e quindi dell’Europa“, ha spiegato Zelensky in un discorso online ai partecipanti a una riunione dei leader del Joint Expeditionary Force (JEF) del Regno Unito. Lo riporta Ukrinform.
15.15 – I colloqui per un cessate il fuoco non avranno senso finché le truppe russe non si saranno ritirate dal territorio ucraino. Lo ha detto il Primo Ministro britannico Rishi Sunak, citato dalla TASS.
“Dobbiamo essere chiari sul fatto che qualsiasi richiesta unilaterale di cessate il fuoco da parte della Russia è completamente priva di significato nel contesto attuale. Penso che sarebbe una falsa chiamata e verrebbe utilizzata dalla Russia per riorganizzarsi, per rafforzare le proprie truppe. Fino a quando le forze di Mosca non si saranno ritirate dai territori conquistati, non ci potrà e non dovrà esserci alcun vero negoziato”, le parole di Sunak.
13.54 – Le politiche pericolose e miopi di Washington mettono gli Stati Uniti e la Russia sull’orlo di uno scontro diretto. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dalla TASS. “Si tratta di una politica pericolosa e miope che mette Stati Uniti e Russia sull’orlo di uno scontro diretto”, ha sottolineato Zakharova, “da parte sua, Mosca esorta l’amministrazione Joe Biden a valutare con sobrietà la situazione e a non scatenare un spirale di pericolosa escalation. Speriamo che ci ascoltino a Washington, anche se finora non c’è motivo di essere ottimisti”, le parole della portavoce russa.
13.44 – Le Forze Armate di Mosca in seguito a un’offensiva nella Regione di Donetsk si accingono a occupare “posizioni più vantaggiose”. Lo ha affermato il rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa russo, il generale Igor Konashenkov, citato dalla TASS.
13.29 – Kiev non si arrenderà né rispetterà gli ultimatum della Federazione Russa. Lo ha scritto in un tweet il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak rivolgendosi ai “partner europei”. “La fine della guerra può essere accelerata solo aumentando le forniture di artiglieria e carri armati. Anche unilateralmente…”, ha aggiunto Podolyak.
13.15 – Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha bollato come “invenzioni assolutamente stupide” e “senza fondamento” le indiscrezioni che vorrebbero Putin a Minsk per cercare di convincere Lukashenko a far entrare la Bielorussia nel conflitto in Ucraina. Lo riporta RIA Novosti.
12.50 – Un distaccamento di navi della flotta del Pacifico, guidato dall’incrociatore missilistico Varyag, è salpato da Vladivostok per partecipare alle esercitazioni navali russo-cinesi Naval Interaction, che si terranno dal 21 al 27 dicembre nel Mar Cinese Orientale. Lo ha annunciato il Ministero della Difesa della Federazione Russa, citato dalla TASS.
“Durante la parte attiva dell’esercitazione, si prevede di condurre attacchi congiunti di razzi e artiglieria contro bersagli aerei, sparare con artiglieria contro bersagli marittimi, nonché praticare azioni antisommergibili congiunte con l’uso pratico di armi”, ha spiegato il Ministero. L’obiettivo principale delle esercitazioni è “rafforzare la cooperazione navale tra la Federazione Russa e la Repubblica popolare cinese, mantenere la pace e la stabilità nella regione Asia-Pacifico”, conclude il Ministero della Difesa di Mosca.
12.34 – I contingenti russi trasferiti a ottobre in Bielorussia per entrare a far parte di una formazione regionale condurranno esercitazioni tattiche di battaglione. Lo ha reso noto il Ministero della Difesa russo, citato da Interfax. Due mesi fa il Ministero della Difesa di Minsk aveva reso noto che 9mila miltari russi si stavano trasferendo in Bielorussia come parte di un “raggruppamento regionale” di forze per proteggere i suoi confini.
12.25 – Nelle ultime 24 ore l’Esercito russo ha bombardato per 70 volte la Regione di Kherson, prendendo di mira sia la città che insediamenti limitrofi. Lo ha riferito il capo dell’Amministrazione militare Yaroslav Yanushevich precisando che durante i raid sei persone sono rimaste ferite. Lo riporta Unian.
12.17 – Le Forze Armate russe hanno abbattuto quattro missili Harm di fabbricazione statunitense sulla Regione di Belgorod. Lo ha reso noto il portavoce del Ministero della Difesa di Mosca Igor Konashenkov, citato da Interfax.
12.07 – Le forniture di corrente elettrica sono state interrotte a Kiev e in 10 regioni ucraine a seguito seguito degli attacchi russi della scorsa notte scorsa. Lo ha reso noto il gestore energetico statale ucraino Ukrenergo, citato dall’Ukrainsa Pravda.
“Grazie al lavoro professionale delle forze di difesa aerea ucraine, il nemico non ha raggiunto completamente il suo obiettivo, ma sfortunatamente sono state colpite diverse infrastrutture“, ha riferito Ukrenergo in un comunicato precisando che interruzioni emergenziali dell’energia elettrica sono state adottate nelle regioni di Sumy, Kharkiv, Poltava, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Kirovohrad, Zhytomyr, Chernihiv, Cherkasy, Kiev e nella Capitale ucraina.
11.53 – L’attacco lanciato la scorsa notte dalle forze russe con droni kamikaze di produzione iraniana ha causato danni “abbastanza gravi” nella Regione di Kiev, dove tre zone sono rimaste senza corrente elettrica. Lo ha reso noto il Governatore regionale Oleksiy Kuleba, citato dal Guardian.
11.00 – Sono almeno 98.800 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione su larga scala dello scorso 24 febbraio. Lo rende noto l’Esercito di Kiev nel consueto aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca. Nell’ultimo report si registrano anche 281 caccia russi, 264 elicotteri e 1.657 droni abbattuti. Inoltre le Forze Armate ucraine riferiscono di aver distrutto 2.988 carri armati russi, 1.953 sistemi di artiglieria e 5.969 veicoli blindati per il trasporto delle truppe. Lo riporta il Kyiv Independent.
09.41 – Durante la notte la difesa aerea di Kiev ha abbattuto 30 droni (su un totale di 35) di fabbricazione iraniana lanciati dalle forze russe dalla costa orientale del Mar D’Azov. Lo ha reso noto l’aeronautica militare ucraina su Telegram, citata dal Guardian.
09.33 – Nella riunione con lo Stato maggiore ucraino è stato discusso “il tema dei confini“ perché la “protezione delle frontiere, sia con la Russia che con la Bielorussia, è una priorità costante”. Lo ha dichiarato il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto discorso serale alla Nazione sottolineando chele forze di Kiev si stanno “preparando a tutti i possibili scenari di difesa”.
09.20 – Nella notte è scattato l’allarme antiaereo a Kiev e in diverse regioni dell’Ucraina centrale e orientale. Lo riporta la TASS precisando che le sirene hanno risuonato negli Oblast di Vinnitsa, Poltava, Kharkiv, Cherkassy, Donetsk, Dnipro, Kirovograd e Nikolayev e Zaporizhzhia.
09.11 – Durante la notte due potenti esplosioni sono state avvertite nel centro di Kiev. Lo rendono noto fonti locali, citate dal Kyiv Independent. Poco prima il governatore regionale Oleksiy Kuleba aveva comunicato su Telegram che le difese aeree della regione erano entrate in azione “a causa di un attacco russo con droni”. Dalle prime ore della notte era stato dichiarato l’allarme antiaereo a Kiev e in diverse Regioni del centro e dell’est dell’Ucraina.
299esimo giorno di guerra, nella notte due potenti esplosioni sono state udite nel centro di Kiev. Lo rendono noto fonti locali secondo cui l’attacco russo sarebbe stato portato con droni kamikaze Shaded, 30 dei quali abbattuti dalle difese antiaeree ucraine. Diverse infrastrutture critiche sono state comunque danneggiate. L’allarme aereo prosegue con le sirene che continuano a risuonare nella Capitale e in diverse altre Regioni ucraine.
Oggi è prevista la visita del Presidente russo Vladimir Putin a Minsk dove incontrerà l’omologo bielorusso Alexander Lukashenko. Nel frattempo i media russi fanno sapere che le truppe di Mosca trasferite in Bielorussia a ottobre per entrare a far parte di una formazione regionale condurranno esercitazioni tattiche a livello di battaglione.
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