Anarchici in azione a Roma nei quartieri San Giovanni e Tuscolano. Bruciati cassonetti e distrutte vetrate e bancomat. Il raid realizzato a favore del condannato Alfredo Cospito. Ecco cosa è successo.
Le azioni di vandalismo hanno avuto luogo nella notte tra il 17 e il 18 dicembre 2022. A compierle è stato un gruppo di anarchici che ha operato con mazze e fumogeni. Inoltre sui muri la scritta “Alfredo libero”. Il tutto firmato con una A cerchiata, tradizionale simbolo dell’anarchismo.
Il raid ha avuto luogo tra i quartieri popolari di San Giovanni e Tuscolano. Allarmati i residenti che hanno subito avvertito le forze dell’ordine.
Anarchici a Roma
La squadra di anarchici ha seminato il panico nel pieno della notte. Distrutte vetrate e bancomat. Alcuni cassonetti sono stati dati alle fiamme. “Un gruppo di giovani con i fumogeni rossi in mano” ha infranto la placida notte con una rapidissima incursione. E’ quanto hanno riferito i testimoni al nucleo Radiomobile e agli uomini della compagnia piazza Dante che, giunti sul posto, hanno constatato come i militanti avessero già tagliato la corda.
Le indagini dopo la violenza notturna
Attualmente i carabinieri stanno approfondendo le indagini per risalire all’identità dei responsabili. Al vaglio degli inquirenti la visione delle immagini della videosorveglianza di zona. Ascoltati anche alcuni testimoni. Quando le forze dell’ordine sono giunte sul posto, i militanti anarchici si erano già dileguati. Il loro passaggio ha causato la distruzione di due cassonetti dati alle fiamme e di alcune vetrate di istituti bancari.
In più anche il danneggiamento di bancomat e la scritta “Alfredo libero”, con riferimento ad Alfredo Cospito, condannato all’ergastolo ostativo e sottoposto al 41 bis presso il penitenziario di Bancali, in provincia di Sassari. L’azione in favore del detenuto segue talune manifestazioni realizzate in passato, compresa l’occupazione della sede romana di Amnesty International. Sul caso si registra anche una interrogazione parlamentare di Peppe De Cristofaro, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra. Sulla vicenda avevano firmato un appello pure una serie di giuristi.