Un giallo che ha sconvolto la provincia di Treviso quando il 17enne, Marco Cestaro, è morto dopo essere stato trovato agonizzante sui binari del treno. Tra le piste seguite dagli investigatori spunta quella della setta satanica
Il ragazzo di 17 anni è stato vittima di un pestaggio da parte di un gruppo di sconosciuti o voleva suicidarsi? Questa è la domanda a cui gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta dopo la tragedia avvenuta nel gennaio del 2017. Il giovane Marco è stato trovato sui binari del treno vicino alla stazione di Lancenigo, provincia di Treviso. Ricoverato d’urgenza in ospedale morì dopo quattro giorni di agonia.
Da quel momento, i familiari del ragazzo chiedono verità e giustizia. Marco, confessa la madre, aveva un appuntamento con la sua prof. la mattina stessa della tragedia. L’insegnate avrebbe raccontato di aver ricevuto quel giorno un sms in cui il ragazzo le manifestava un forte disagio esistenziale. Il giovane avrebbe detto in più occasioni di sentirsi in colpa per la morte del padre, suicida sui binari un anno fa.
Ma la storia diventa sempre più un giallo. Si parte dalla presunta omissione di soccorso del capotreno Maria Rosaria Castignola che quel giorno, come scrive il Gazzettino, non prestò assistenza al giovane in attesa dei soccorsi. Ma i dubbi sono diversi: spunta anche la pista del satanismo.
Morto dopo 4 giorni di agonia: il corpo del 17enne trovato sui binari | E’ giallo
Dal giorno del ritrovamento del corpo del giovane Marco Cestaro rinvenuto agonizzante sui binari del treno gli uomini dell’Arma sono al lavoro per cercare di capire la dinamica della tragedia. Il fatto è successo il 13 gennaio del 2017 e dopo quattro giorni di agonia il 17enne morì in ospedale. Non è ancora chiarito se si sia trattato di un caso di suicidio o di omicidio.
Nel frattempo, la Procura di Treviso ha citato in giudizio la 41enne capotreno Maria Rosaria Castignola accusata del reato di omissione di soccorso, perché, come motivano gli inquirenti: “ometteva di accertarsi delle reali condizioni di Marco, che era ancora in vita, e di prestargli l’assistenza necessaria nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi, determinando così un ritardo nell’intervento di soccorso di circa 40 minuti“.
La beffa in tutta questa triste vicenda è che l’udienza è stata fissata tra due anni. Questo comporterebbe il rischio di far passare in prescrizione il reato, ragion per cui la madre della vittima chiedono di anticiparla. Anna Cattarin, mamma di Marco, come riporta Leggo, ha dichiarato: “Mi sento presa in giro, trovo tutto assurdo e sono molto delusa dalla giustizia”. Secondo la donna, il figlio non tentò il suicidio ma fu vittima di un pestaggio da parte di un gruppo di sconosciuti. Mamma Anna aggiunge anche che suo figlio era terrorizzato dai satanisti e ipotizza che il 17enne potesse sapere qualcosa di importante riguardante qualche setta. Le indagini seguono due piste parallele: omicidio o suicidio.