Ambra Angiolini bersagliata dagli haters, presa di mira anche sua figlia: la risposta su TikTok è da antologia.
Ambra Angiolini, ci si mettono anche gli haters. Non c’è un attimo di tregua per la cantante e conduttrice che, dopo la querelle con allegri per la casa, trova soddisfazione con un suo successo cult. Aver riportato su un palco il celebre brano “T’appartengo” l’ha fatta schizzare in vetta alle classifiche in pochi giorni.
Il brano è tornato di moda, ma è possibile affermare che il successo di certe canzoni non si è mai scalfito. Questo può causare delle invidie, sentimento che gli haters conoscono molto bene. Gli odiatori seriali, sul Web, si moltiplicano. Sono tanti, sempre di più, e senza vergogna. Ambra Angiolini cerca di difendersi come può e soprattutto con i propri mezzi, fin quando però non toccano la figlia.
Jolanda Renga, ragazza concepita dall’amore con Francesco Renga, poi finito, è sempre al centro delle vicende mediatiche di famiglia. Molto presente dopo la rottura della madre con Massimiliano Allegri. Striscia La Notizia aveva attaccato la cantante e lei, sua figlia, intervenne senza esitare. Da allora si è sempre esposta in prima persona. Una condizione inevitabile quando in gioco ci sono gli affetti.
Conseguenza altrettanto presumibile avere a che fare con gli haters, i quali non si accontentano più della mamma. Vogliono anche la figlia. L’occasione ghiotta arriva non appena la ragazza approda su TikTok: costantemente presa di mira. “Sei più brutta di tua madre quando aveva la tua età”, commenta un utente. Si scatena una sequela di reazioni similari senza fine. Un vortice che sembra schiacciare la giovane.
Basta un video di risposta, però, per mettere a tacere tutto: “Certe cose fanno male – ammette la ragazza – ma quel che più conta è sapersi chiedere scusa. Anche io penso di essere brutta, ma preferisco fare cose che contano”. Messaggio forte e chiaro: piuttosto che sparlare degli altri, pensate a voi stessi. Non poteva mancare, stavolta, il sostegno di Ambra. “Sono anni che cerco di essere ‘brutta’ come te”. Una frase ironica, ma densa di significato: la mamma sempre accanto alla figlia. Non amiche, ma complici.
Quanto basta per voltare pagina, nel modo più diretto e irriverente possibile: dando una stoccata ai pessimi esempi. Quelli che riescono a garantire sempre alcune persone, mai abbastanza controllate da capire che il social non è casa propria. Forse c’è bisogno di maggiore consapevolezza, ma non soltanto dietro una tastiera: se le stesse cose si avesse il coraggio di dirle in faccia, anziché nascondersi, forse ci sarebbe un minimo di pudore e autocontrollo in più che dietro uno schermo (di pc o smartphone) cessa di esistere.
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