Sul caso della morte di Alice Neri spunta un testimone che ha riferito di aver visto l’indagato dirigersi verso l’auto della vittima. A sostegno della sua tesi anche l’immagine ripresa da una telecamera.
Il tunisino 32enne è stato acciuffato in Francia e risultava il maggiore sospettato per la morte della donna. Il corpo carbonizzato di Alice Neri è stato ritrovato il 18 novembre scorso a Fossa di Concordia, nel modenese.
L’uomo 32enne è sposato con una donna greca e abitava vicino al luogo del ritrovamento del cadavere di Alice. Gli investigatori sono giunti a lui dopo accurate indagini e dopo che il suo nome era stato fatto loro da un collega della vittima.
La testimonianza che inchioda il presunto omicida di Alice Neri
Mohamed Bedoui Gaaloul è stato arrestato ieri a Mulhouse, in Francia, a due passi dal confine elvetico mentre cercava di farla ancora franca. Al riguardo è notizia di oggi della testimonianza di una persona che giura di averlo visto avvicinarsi alla macchina della vittima. Un individuo che corrisponderebbe alla descrizione dell’indagato si è accostato all’auto di Alice Neri, fuori dal locale “Smart Cafè”, dove la donna aveva trascorso la sua ultima serata in compagnia di un amico.
E’ quanto riferito agli investigatori da un testimone. Secondo gli inquirenti il tunisino e Alice non si conoscevano. Da capire quindi il movente del delitto. Intanto oggi in Francia verrà convalidato il provvedimento di arresto in attesa che l’uomo sia consegnato alle forze dell’ordine italiane.