Tragica fine quella del dottor Giorgio Falcetto, colpito con un’accetta davanti al Policlinico di San Donato Milanese. Tutti i dettagli.
L’aggressione brutale avvenuta martedì 13 dicembre 2022 ha causato il decesso di Giorgio Falcetto dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale. Le sue condizioni erano parse sin da subito molto gravi, poi il decesso nella struttura ospedaliera.
Sul caso indagano i carabinieri che hanno già fermato l’autore del delitto: si tratta di Benedetto Bifronte. L’uomo non avrebbe fornito al momento dettagli sui motivi dell’aggressione mortale. Ritrovata invece l’accetta che ha ucciso il professionista nel campo sanitario.
Bifronte ha 62 anni e inizialmente non avrebbe fornito esatte indicazioni sul vero luogo nel quale aveva nascosta l’arma. A seguire, invece, i militari hanno trovato l’accetta in un condominio di Rozzano, paese della provincia di Milano, proprio nell’intercapedine di una scala che porta alle cantine.
Proprio lì, infatti, gli inquirenti hanno trovato l’arma del delitto e alcune macchie di sangue eliminate dal lavaggio (facilmente individuabili grazie al luminol). Da chiarire quindi la dinamica del delitto e le motivazioni di cotanta rabbia. Gli inquirenti parlano comunque di un uomo lucido che avrebbe agito anche dopo il delitto con il chiaro intento di depistare.
Per Falcetto non c’è stato nulla da fare, troppo gravi le condizioni del 76enne ex primario dell’ospedale di Biella, chirurgo a contratto a San Donato dove lavora durante i turni notturni. Fratture al craniche e lesioni cerebrali non gli hanno lasciato scampo, dopo diverse ore il decesso.
Si attende l’interrogatorio di convalida a San Vittore, ma al momento le frasi pronunciate da Bifronte sarebbero sconnesse e non chiare su quanto accaduto. La persona arrestata è un ex titolare di una ditta di lavori edili a Rozzano, gestita fino a quattro anni fa. È separato da due anni con la moglie e ha un figlio di 30enne. Due i precedenti a suo carico, datati diverso tempo fa, che riguardano porto d’armi abusivo e truffa.
Una prima versione parla di retromarcia e dell’urto alla fiancata della Chevrolet del dottor Falcetto, poi le proteste dell’uomo e la reazione fatale. I testimoni, invece, hanno parlato di un’Alfa 147 blu indirizzata verso Falcetto che, invece, sarebbe riuscito a scansarsi, rimanendo successivamente colpito dall’arma di Bifronte proprio nel parcheggio della struttura ospedaliera.
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