Fa discutere il caso ancora irrisolto della morte di Thomas Bombace. Il 13enne investito da un’auto in fuga, il cui conducente non è stato individuato. A dare la notizia della tragedia sui social era stata la famiglia.
La disgrazia risale a due settimane fa a Catania, mentre domani Thomas avrebbe spento 13 candeline sulla torta. Non ce l’ha fatto, purtroppo. A stroncare la sua vita ancora in erba un’auto in corsa sfuggita nella notte.
A nulla è servito il trasporto in ospedale: il ragazzo è entrato in coma fino a che il suo cuore non ha smesso di battere.
Morte di Thomas: l’appello straziante della famiglia
Il minore è stato falciato ai primi di dicembre mentre attraversava una strada del capoluogo etneo. Dopo l’impatto si è subito capito che la situazione per lui era davvero disperata. Il suo corpo presentava ferite gravissime. A compromettere le sorti di una guarigione anche dei traumi interni e di natura cerebrale. Thomas Bombace non si riprenderà mai più e morirà un paio di settimane dopo all’ospedale dove era ricoverato.
A dare la notizia di quanto accaduto erano stati i familiari su Facebook. Il social è stato preso d’assalto con commenti di supporto e sostegno, ma anche di rabbia. Tra tutti ne spiccava uno particolarmente struggente: “Adesso sei con Gesù piccolo cuginetto spero che tu possa essere un esempio per il futuro delle strade un bambino di 10 anni perso in ‘pieno’ da un’auto al buio con i fari spenti di ‘sera’ questo si chiama ergastolo di dolore per i familiari, soprattutto per i genitori ma non posso tollerare l’ennesima vittima della strada”, ha scritto nome Marco.
Il 13enne deceduto dopo 15 giorni di coma: il cordoglio della comunità
Sono tante le persone che si sono strette attorno alla famiglia Bombace. Così ha fatto anche il gruppo religioso “Missione Zoe”, che si è detto impegnato nella preghiera per Thomas. “Sei stato un bambino eccellente. Mi ricordo da piccolo. Che cercavi sempre lo zio Ciccio. Tesoro, Riposa in pace”, ha commentato una parente di nome Cristina.