Il giallo di Gaia Randazzo, la ragazza scomparsa dal traghetto la notte tra il 10 e l’11 novembre, potrebbe essere a una svolta. La chiave che risolverebbe il mistero forse è nei video girati dalla 20enne e mai inviati
In Procura è stata depositata una perizia che parla di diversi video che Gaia Randazzo, scomparsa dal traghetto lo scorso 10 novembre, avrebbe girato con il suo telefonino proprio durante la navigazione e rimasti sulla memoria del cellulare. Il legale della famiglia Randazzo, l’avvocato Paolo Grillo, ha dichiarato al Quotidiano nazionale: “In quei video ci sarebbe la chiave della sua scomparsa”.
Se così fosse le indagini sulla scomparsa della 20enne prenderebbero una svolta decisiva. Nel frattempo, il perito della procura ha depositato gli esami sul telefono della giovane da cui emergerebbero elementi preziosi che porterebbero a definire il più precisamente possibile quando accaduto quella notte.
Il contenuto dei video, al momento, non è stato ancora divulgato ufficialmente ma questi potrebbero davvero fare luce sul giallo che dal 10 novembre avvolge la sparizione della ragazza. Il legale Grillo conferma: “Ci è stato riferito che i video sono stati sicuramente girati da Gaia sulla nave, in momenti diversi”.
La chiave che risolverebbe il mistero della scomparsa di Gaia Randazzo è nei video sul cellulare
Secondo alcune indiscrezioni in alcuni spezzoni dei video girati dalla 20enne Gaia Randazzo con il proprio cellulare si vedrebbe la giovane alquanto scossa. In particolare la ragazza farebbe riferimento all’ex ragazzo e alla loro relazione finita. Sullo stesso smartphone di Gaia anche un messaggio contenente una frase di addio non inviata.
Nel testo messaggio si leggerebbero le parole “Ti amo, addio”. L’avvocato della famiglia Randazzo nega di aver ricevuto notizia ufficiale in merito all’SMS e si domanda come sia possibile che il messaggio, protetto sul cellulare da una password, possa essere stato letto e divulgato alla stampa senza alcuna disposizione della Procura. La famiglia della vittima chiederà comunque di poter accedere ai file analizzati dai super periti della Procura per incaricarne uno esterno.
Anche i genitori di Gaia sono sicuri che all’interno del cellulare della propria figlia ci siano elementi importanti a fornire indizi sulle ultime ore trascorse dalla giovane prima della scomparsa. Nel frattempo, la madre della giovane non crede all’ipotesi del suicidio. A fanpage, la donna ha dichiarato che: “Il rischio che Gaia sia stata avvicinata da malintenzionati che possono averle fatto del male è concreto”. Dubbi sul suicidio sono stati avanzati anche dall’ex fidanzato di Gaia Randazzo che ha categoricamente escluso il gesto estremo dell’ex a causa della fine della relazione poiché, spiega il giovane: “A interrompere la storia tra noi è stata proprio lei dopo solo qualche mese di frequentazione”.