Colpita la ‘ndrangheta in diverse zone d’Italia: il colpo all’attività criminale coinvolge anche un clan laziale molto noto alle cronache. Cosa c’entrano gli Spada.
Coinvolte decine di persone arrestate sin dalle prime ore del mattino di martedì 13 dicembre 2022. L’operazione è stata divisa in due con distinti arresti in tutta l’Italia. Colpite varie famiglie accusate di associazione mafiosa e altri reati. Diversi mesi di indagine per raccogliere il materiale necessario, ora è il momento degli arresti.
Attivi i carabinieri di Gioia Tauro con il supporto dello squadrone Cacciatori Calabria. Diverse le zone d’Italia in cui si sono verificati gli arresti. Interessi ad ampio raggio per affari illeciti del valore di milioni di euro. Colpiti diversi clan, anche fuori dai confini calabresi.
‘Ndrangheta, 78 arresti | Colpo alle cosche: c’entrano anche gli Spada di Ostia
I carabinieri hanno eseguito due operazioni contro la ‘ndrangheta. Sono in tutto 65 gli arresti in Calabria, 47 in carcere e 16 ai domiciliari: disposti anche due obblighi di dimora. Ma l’operazione non finisce qui perché anche i Ros di Brescia hanno arrestato 13 persone (uno ai domiciliari). Colpo alle cosche Lamari-Larosa Pesce della piana di Gioia Tauro, nonché ai Bellocco di Rosarno. Nell’indagine risultato anche due affiliati appartenenti al clan Spada di Ostia.
Le indagini hanno appurato che la cosca Bellocco sarebbe al vertice della cosiddetta “società di Rosarno“, con tanto di interessi in tutto il Paese e anche all’estero. Sotto sequestro a Brescia beni immobili, imprese e quote societarie per un ammontare di circa 5 milioni di euro. Le accuse vanno da associazione di tipo mafioso a concorso esterno in associazione mafiosa, passando per estorsioni, usura, riciclaggio, porto e detenzioni di armi comuni e da guerra.
Mille carabinieri in azione
L’indagine denominata “Blu notte” è stata realizzata dai carabinieri di Gioia Tauro fra settembre 2019 e agosto 2020. Disposto il sequestro preventivo di una ditta che si occupa di taglio, trasporto e trasformazione del legno. Secondo gli inquirenti, infatti, sarebbe servita per agevolare l’attività della cosca. Il valore ammonta a circa 700mila euro. Circa mille i carabinieri che hanno operato in sedici province italiane. Non si tratta della prima recente operazione contro l’organizzazione criminale.