A dare una spinta alle indagini sul caso della morte di Alessia Sbal è stata proprio lei, la vittima. Prima di morire travolta da un camion sul Gra la sera del 4 dicembre avrebbe indicato al 112 la targa del Tir
Dalle indagini in corso per la morte di Alessia Sbal, travolta sul Grande Raccordo Anulare di Roma il 4 dicembre scorso da un Tir, spunta fuori una indiscrezione. A rivelare la targa del camion pochi minuti prima della tragica morte sarebbe stata proprio la stessa vittima.
La 42enne avrebbe contattato il 112 riferendo l’essenziale. Pochi attimi dopo il camionista 47enne attualmente accusato per l’omicidio della donna, Flavio Focassati, originario di Rieti, l’avrebbe travolta con il suo mezzo pesante. La polizia stradale è arrivata in pochi minuti proprio grazie alle indicazioni fornite da Alessia.
Una morte che, stando alle indagini in corso potrebbe non essere stata accidentale. Al momento gli inquirenti stanno valutando proprio questo, ovvero se ci sia stata o meno volontarietà da parte del conducente del mezzo nel travolgere con il suo Tir la donna che aveva davanti.
Morte Alessia Sbal, trapela l’indiscrezione dalle indagini: a segnalare la targa del Tir al 112 è stata la vittima
Alessia Sbal quella domenica sul Gra era scesa dalla sua Panda dopo essere stata speronata sulla destra dal Tir. Dopo il mistero delle tre telefonate fatte dalla vittima pochi minuti prima di essere travolta e uccisa dal camion, ora dalle indagini in corso trapela una indiscrezione che ha permesso agli inquirenti la sera del tragico incidente, l’arrivo tempestivo sul luogo del fatto.
Ad aver contattato il 112 indicando la targa del camion che da lì a poco l’avrebbe uccisa, è stata la vittima stessa, Alessia Sbal. Nel frattempo, il testimone oculare che ha spiegato a Repubblica di avere assistito all’intera vicenda quella sera sarà sentito dagli inquirenti insieme ad altre due persone, un uomo e una donna.
Intanto, si sono celebrati il 10 dicembre alle 10:30 i funerali della donna, titolare di un centro estetico a Monteverde. A Ciampino, dove Alessia era residente, è stato il giorno del dolore. Il palazzetto dello sport messo a disposizione dal Comune era gremito di gente commossa per la brutale perdita della 42enne.