Nella notte tra domenica e lunedì, a Novi nella provincia di Modena, 3 donne filippine hanno vissuto una notte di orrore. Sequestrate e violentate da 8 uomini pakistani. Salvate dai vicini del casolare in cui sono state tenute in ostaggio
L’orrore, la follia, la violenza cieca. E’ quello che hanno dovuto subire tre donne che nella notte tra domenica e lunedì, sono state tenute in ostaggio e violentate da 8 uomini in un casolare di Novi, in provincia di Modena.
A darne notizia in esclusiva la Gazzetta di Modena. Nel casolare sono intervenuti gli uomini dell’Arma, dopo le segnalazioni arrivate da alcuni residenti della zona. A loro infatti le vittime avrebbero chiesto aiuto e soccorso.
Le 3 donne prese in ostaggio sono tutte di origine filippina. Una di loro sarebbe riuscita a fuggire dopo la notta di violenza da una delle finestre della struttura. Intanto gli aggressori dormivano all’interno. Soltanto a quel punto, soltanto dopo aver chiesto aiuto, le donne avrebbero visto finire l’incubo. Quando i militari sono arrivati hanno messo in salvo le 3 vittime. Con loro c’era anche un giovane uomo.
“Quelle donne avevano il terrore negli occhi: siamo rimasti sconvolti anche noi nel vederle in quello stato” Così avrebbero raccontato alla Gazzetta di Modena i vicini che ieri mattina hanno soccorso le tre donne e il ragazzo imprigionati nel casolare. Hanno voluto però mantenere l’anonimato questi testimoni nella veste di soccorritori, eppure il racconto che fanno di quanto hanno visto e saputo, rende immaginabile lo strazio subito dalle vittime della violenza.
Ma chi sono gli aggressori? Chi sono le persone che hanno messo in atto questo sequestro finalizzato alle violenze sessuali? Come è potuto accadere tutto cio? Secondo quanto riportato dal quotidiano di Modena, e ricostruito sin qui, gli 8 uomini, tutti di origine pakistane avrebbero tolto i cellulari alle donne e anche al giovane. In questo modo avrebbero reso loro impossibile poter dare l’allarme durante la notte. Non è ancora chiaro se i telefoni siano stati ritrovati. Certo è che questo dettaglio fa capire quanto il branco fosse intenzionato a compiere il piano poi messo in atto.
Gli aggressori sono stati definiti tutti fantasmi da chi vive nelle zone intorno, che andavano e venivano da quella casa. Fantasmi, perchè sono tutti clandestini, senza fissa dimora. Soltanto da una settimana infatti i presunti aggressori abitavano quel casolare.
Delle donne invece si sa che sono delle turiste “Avevamo chiesto un passaggio e ci hanno imprigionato”. Saranno da ricostruire bene quelle drammatiche ore andate in scena nel casolare degli orrori. Orrori andati avanti fino a quando appunto una delle vittime non riesce a liberarsi “Pronta a buttarsi dalla finestra”. E poi i vicini hanno preso una scala, quella scala che è valsa la fuga verso la fuga verso la libertà.
Le violenze subite, quelle di natura sessuale soprattutto, sarebbero state accertate dal personale del 118 intervenuto al casolare. I segni sarebbero sati purtroppo evidenti. Le vittime avrebbero dunque riferito di trovarsi nel Modenese per turismo e di essere finite in quel casolare dopo aver accettato il passaggio. Gli aggressori però non le avrebbero condotte nel luogo concordato, ma in quella struttura che fino ad un anno fa risultava abbandonata. Sarebbe stata ristrutturata poi da un uomo originario del Pakistan che lo avrebbe poi riaperta per ospitare quei connazionali. Tutti, fatta eccezione per il padrone di casa, sono stati ora arrestati carabinieri.
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