Comunicazioni del presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio Europeo “Sosteniamo l’Ucraina, ma Ue sia più incisiva”. Strigliata della premier italiana a Bruxelles sul piano per far fronte alla crisi energetica.
Non si fa trovare impreparata nemmeno quando arriva “in ritardo” e la replica a chi la pungola, non è mai banale. Piaccia o non piaccia. Arrivata infatti in ritardo all’appuntamento alla Camera dei deputati, dove doveva cominciare a parlare alle 9:30, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni riceve il rimbrotto dell’onorevole Giachetti.
Così la premier risponde “La motivazione è il traffico, non potevo prevederlo”. Poi si è rivolta a chi la criticava in Aula, dicendo “Non ho detto che è colpa del sindaco Gualtieri, ma ognuno tragga le sue conclusioni”.
Poi le comunicazioni del presidente del Consiglio in Aula alla Camera alla vigilia del Consiglio europeo, entrano nel vivo. Tema obbligato: il conflitto in Ucraina, il ruolo dell’Europa e quello dell’Italia, rispetto all’attuale conflitto “Il conflitto in Ucraina ci riguarda tutti, per questo, con convinzione e viso aperto continueremo a sostenere il cammino europeo dell’Ucraina e a sostenere ogni sforzo democratico per arrivare a un negoziato tra le parti – ha detto – Il governo ribadisce il suo pieno appoggio a Kiev, perché in gioco non vi è solo il rispetto del diritto internazionale, ma anche la sicurezza e la pace dell’intera Europa“.
E si sofferma maggiormente la premier sulla posizione del nostro Paese, rispetto all’aspetto diplomatico verso una via di pace “Lo spazio di manovra per il cessate il fuoco appare oggi assai limitato ma l’Italia appoggerà in ogni caso gli sforzi in proposto. L’Unione europea deve assumere su questo fronte un ruolo più incisivo a beneficio dell’intero continente”.
Durante il suo intervento però il presidente del Consiglio parla anche della delicata situazione in Iran, con le repressioni e le esecuzioni degli ultimi giorni volute da regime “L’uso della forza contro dimostranti pacifici, contro le donne è ingiustificabile e soprattutto inaccettabile. Questo governo sarà sempre impegnato per la difesa e il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali”.
Poi, come accaduto anche durante la seconda puntata degli appunti di Giorgia, la premier meloni passa alla questione migranti: flussi e responsabilità da condividere, sono questi i punti su cui il capo del governo si sofferma maggiormente “Necessità di affrontare il fenomeno delle migrazioni a livello strutturale. Non bisogna parlare di redistribuzione ma di difesa dei confini esterni dell’Unione europea. Bisogna contrastare i flussi irregolari e organizzare quelli regolari”.
Poi arrivano anche le parole di Giorgia Meloni su quanto l’italia debba essere capace di far sentire più forte la propria voce in Europa “”Serve più Italia in Europa, con più parità tra gli Stati membri. Far sentire forte la voce della nostra Nazione”, e sul tetto dinamico del gas dice “Sul tetto dinamico al prezzo del gas la proposta della Commissione europea è insoddisfacente perché inattuabile. I Paesi che hanno meno capacità di spesa non possono essere lasciati indietro”.
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