La morte dell’influencer Maja Mia è un vero e proprio giallo. Trovata cadavere nella sua casa di lusso in circostanze misteriose
Nota sui social con il nome Maja Mia, l’influencer Maja Janeska è stata trovata morta in casa in circostanze misteriose. Il suo account Instagram dedicato al mondo del beauty che conta 1,2 milioni di follower. La morte della donna di 39 anni è avvenuta a Johannesburg, in Sudafrica, lo scorso 2 dicembre.
Secondo le autorità locali, l’influencer sarebbe stata trovata morta a seguito di un colpo di pistola in testa. La donna era nella sua residenza di Bassonia Estate. Il portavoce della polizia della polizia ha fatto sapere al New York Post che accanto al corpo c’era un’arma da fuoco.
Secondo i paramedici intervenuti in casa dopo il tragico episodio, l’influencer è morta sul colpo. Esperta del settore make-up e beauty, Maja condivideva l’appartamento di lusso con Kyle Phillips, conosciuto come “il magnate delle sigarette”. L’imprenditore compagno dell’influencer ha riferito agli inquirenti che al momento dello sparo lui si trovava nel bagno.
Maja Mia, la morte dell’influencer è un giallo
Un familiare dell’influencer Maja Mia ha dichiarato al media sudafricano News24, che la 39enne aveva confessato più volte di “temere per la sua vita“. Appena nove giorni prima del decesso la donna aveva partecipato ad una conferenza stampa dove aveva raccontato la sua storia a un gruppo di universitari.
Il suo ultimo post sui social risale al 22 novembre, strano per una influencer che lavora con i social. L’ultima foto che appare sul suo profilo Instagram mostra Maja in compagnia di Bujar Osmani, ministro degli affari esteri della Macedonia del Nord. Lei stessa aveva spiegato che il loro incontro era finalizzato a “stabilire relazioni diplomatiche tra i due paesi”.
Nel frattempo, il leader politico del Sudafrica Julius Malema amico e confidente del fidanzato miliardario della 39enne, ha confessato di conoscere molto bene Maja Mia: “Era una donna adorabile, lungimirante e aveva ottimi piani per il continente e il paese, teneva in grande considerazione la nostra leadership”.