La polemica è già partita e l’eliminazione del bonus cultura 18App apre il dibattito: arriva la nuova carta cultura. Di cosa si tratta e a chi si rivolge. Tutti i dettagli.
Un emendamento proposto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia punta ad abrogare la misura del bonus 18app, destinando la somma di 230 milioni di euro all’anno a sostegno del mondo dello spettacolo e della cultura. La decisione non è però esente da polemiche anche di natura politica.
Si tratta di una novità emersa che il ministero della Cultura Gennaro Sangiuliano, insieme ai sottosegretari, decideranno come destinare alle categorie, così da “evitare abusi e dare un sostegno per l’acquisto dei libri scolastici“, si legge in una nota.
A ribadire la decisione è una nota diffusa da Federico Mollicone (presidente Commissione Cultura alla Camera), Rossano Sasso (capogruppo Lega VII Commissione) e Rita Dalla Chiesa (capogruppo Forza Italia VII Commissione).
“Crediamo sia una misura volta a tutelare dallo snaturamento delle finalità dell’applicazione che viene largamente utilizzata per l’acquisto dei libri di testo. Per questo, riteniamo debba essere revisionata e potenziata concordando con le categorie produttive della cultura“, commentano. L’emendamento è stato sottoscritto dai gruppi parlamentari della maggioranza e punta ad istituire un nuovo welfare dello spettacolo. La nuova Manovra 2023 punta a sostituire il bonus 18App con la cosiddetta carta cultura.
Previsto una somma “di 100 milioni di euro per l’indennità di discontinuità, altri 40 milioni di euro per la riforma del Fondo Unico dello Spettacolo, 45 milioni complessivi per filiera libro e biblioteche, con ricadute per l’indotto anche delle librerie di prossimità, degli autori e dei traduttori; per il sostegno al cinema e alle sale; per il sostegno del patrimonio culturale materiale e immateriale. Renzi e Franceschini stiano tranquilli. Il Parlamento sarà principale sede per la definizione delle politiche culturali“, commenta la nota dei firmata da Mollicone, Sasso e Dalla Chiesa.
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, si è detto profondamente contrariato per la decisione presa dal nuovo governo guidato da Giorgia Meloni. “La maggioranza della Meloni vuole cancellare 18App. Follia! Perché hanno paura della cultura? Io sono pronto all’ostruzionismo parlamentare. Ma chiedo a tutti di darci una mano. Firmate la petizione e fatela girare. Dovranno fermarsi loro, non noi“, ribadisce Renzi su Twitter durante un videomessaggio.
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