Qatar 2022, nuova vittima sul lavoro | Le parole di Nasser Al Khater sconvolgono

Mentre il presidente della Fifa, Gianni Infantino, celebra il successo del Mondiale in corso di svolgimento in Qatar, fanno discutere le parole utilizzate dall’amministratore delegato di Qatar 2022 durante una intervista alla Bbc.

Le dichiarazioni di Nasser Al Khater, nel commentare l’ennesima vittima alla dipendenza dell’organizzazione del Mondiale, deceduta sul lavoro, hanno lasciato sgomenti e hanno fatto rapidamente il giro dei social in tutto il mondo.

Il presidente della Fifa, Gianni Infentino, alla vigilia dell’avvio della fase cruciale del Mondiale, ha speso parole per celebrare la manifestazione e l’organizzazione del Qatar: “Lo dicevo già qualche anno fa – ha affermato il massimo dirigente della federcalcio mondiale – credo davvero che questa Coppa del mondo possa contribuire, da un lato, a questa parte del mondo, al Golfo, al Qatar, al Medio Oriente, a mettersi in mostra, a mostrare al mondo quanto sia ospitale e ricca la loro cultura. Ma anche per il resto del mondo che viene qui a testimoniare l’ospitalità, la nuova cultura, a conoscersi meglio, ed è esattamente quello che è successo“.

“Questa fusione di culture, che si verifica in una Coppa del mondo, è veramente unica – ha concluso il presidente della Fifa -. Chi viene qui, ma anche chi guarda da casa e sente questa atmosfera, si rende conto che in questa Coppa del mondo sta succedendo qualcosa di veramente speciale. Ci sarà da divertirsi fino alla fine“.

Qatar 2022, le dichiarazioni dell’amministratore delegato lasciano senza parole: “La morte è una parte naturale della vita, che sia al lavoro o nel sonno“

Parole belle, ma che arrivano dopo l’ennesima vittima sul lavoro in Qatar. Un lavoratore migrante rimasto ucciso mentre lavorava nel resort adibito a quartier generale della nazionale dell’ArabiaSaudita. Ma a lasciare senza parole sono state le dichiarazioni di Nasser Al Khater, amministratore delegato di Qatar 2022.

“La morte è una parte naturale della vita, che sia al lavoro o nel sonno” ha detto il dirigente al giornalista della Bbc che gli ha sottoposto la domanda. “Siamo nel mezzo di un Mondiale che sta riscuotendo un grande successo ed è questo è quello di cui volete parlare ora? – ha aggiunto infastidito Al Khater –.

“Un lavoratore è morto e alla famiglia vanno le nostre condoglianze, ma è strano che alla prima domanda vogliate concentrarvi su questo”. Dichiarazioni che hanno fatto subito il giro del web e che hanno indignato soprattutto le organizzazioni internazionali che nei mesi precedenti l’avvio della competizione mondiale avevano evidenziato quanto sia costata, in termini di vite umani, l’organizzazione della manifestazione iridata.