Una lite condominiale sfociata nei più macabri film dell’orrore. Vittima una donna di 46 anni presa di mira da due vicine di casa. Nella cassetta della posta immagini di omicidi e morte
La storia macabra è accaduta a Ravenna. Una donna di 46 anni è stata perseguitata da due vicine di casa. La vittima riceveva nella cassetta della posta immagini tratte da scene di film dell’horror. Come un riturale terrificante le due vicine di casa di 44 e 38 anni, si divertivano anche a inviare messaggi intimidatori e candele macabre.
Insomma una vita condominiale da incubo che ha portato la 46enne a denunciare quello che stava subendo ormai da mesi. Il 30 luglio, la vittima aveva trovato l’immagine shock del protagonista del film horror “Non aprite quella porta”. Nella foto si vedeva un maniaco impugnare la motosega.
Le due stolker, non contente del risultato ottenuto, quello stesso giorno avrebbero anche fatto trovare davanti l’ingresso della cantina della 46enne una candela accesa che recava la scritta intimidatoria: “Ti ho già messo la candela”. Il tragico fatto ora è arrivato in tribunale davanti a un giudice.
Lite condominiale da film horror: immagini di morte e candele macabre
Un vero e proprio incubo da film dell’horror quello che una 46enne ha vissuto nel condominio dove abitava a Ravenna. Le due vicine di casa, avevano messo in pratica un rituale macabro al fine di intimorire la donna. Immagini di omicidi prese da scene di film dell’horror trovate nella cassetta della posta.
Macabre candele accese poste davanti l’uscio della cantina con tanto di messaggi minatori. Insomma le due donne di 44 e 38 anni avevano attuato un esemplare comportamento da stolker perseguitando la loro “preda” in continuazione. La storia di ossessione e persecuzione è poi finita in tribunale davanti ad un giudice.
L’incubo vissuto da una 46enne vittima di due stolker
Come riporta il Corriere di Romagna, le due vicine di case per spaventare la 46enne avevano selezionato fotogrammi tratti da pellicole cinematografiche terrificanti stampati su carta e poi imbucati nella cassetta della posta della vittima. Uno dei messaggi più orrendi ricevuti dalla donna da parte delle due persecutrici è stato trovato nello spazio condominiale accanto a una figura di una donna che piangeva lacrime di sangue: “Volevi giocare, giochiamo, vuoi la guerra, facciamo la guerra”. Addirittura quando la vittima, esausta da tutto, aveva provato a contattare il 112, una delle due stolker le aveva assicurato morte certa se non avesse chiuso immediatamente la chiamata.